Più di 300 opere e 9 installazioni che raccontano e rappresentano accuratamente il genio multiforme di Migliori nei suoi sessant’anni di carriera. Il percorso, a cura di Graziano Campanini in collaborazione con l’Archivio Nino Migliori, esemplifica con eleganza la ricerca artistica e la sperimentazione tecnica che contraddistinguono l’autore per lucida e appassionata eterogeneità. L’allestimento è attento e diversificato, studiato per valorizzare le varie sezioni che omaggiano la bellezza architettonica della sede su tutti e quattro i livelli.
Una proposta che offre uno sguardo ampio sulla produzione dal periodo degli anni Cinquanta fino alle ultime opere del 2012, dall’analogico al digitale, attraverso gli esperimenti materici: Pirogrammi, Idrogrammi, Cliché verres, Stenopeogrammi, Fotogrammi e Ossidazioni sono la prova delle sfaccettate funzionalità del mezzo fotografico nelle mani dell’artista. Un processo analitico sulla possibilità d’intervento creativo che nobilita la realtà fotografata. Il corpus di opere spazia dal Realismo al Concettuale con forte aderenza alla ricerca dell’Informale europeo fino a esiti quasi optical con Segnificazione del 1978, e che pone all’attenzione lo slancio di Migliori con le più recenti “polapressures” e “polaori”, interventi sulle polaroid con risultati sorprendenti.
Una ricca galleria che esibisce quanto sia entrato in contatto con il mondo, con la Natura come con lo strumento, tirando fuori l’anima delle immagini. Talvolta intervenendo direttamente sul materiale fotografico, ridisegnando, propriamente ri-scrivendo la fotografia, come in uno dei suoi lavori cardine Antimemoria del 1968.
I supporti multimediali, schermi e monitor, messi a disposizione del visitatore creano l’occasione per uno sguardo ravvicinato sul libro d’artista Il magico Giardino di Ludwig Winter del 2009 e l’importante installazione Orantes del 2012 con cui si apre la visita.
Evidente nel dialogo con l’ambiente il rapporto che lega ad altre forme, e alla storia, dell’arte senza classificazioni, interpretando in questo caso opere del Guercino, di Annibale Carracci e Giorgio Morandi.
Punti di vista inconsueti, supporti e grandezze diverse, dalle superfici stampate all’aggetto trimensionale in Muri, fino a esempi di scultura che rendono tattile l’esperienza visiva, con lavori-oggetto come Moebius.
Una volta fuori, la visita continua con una inedita composizione firmata dall’artista, Tempo rallentato in vitro del 2009 al Cafè Letterario Carracci Fava, e nel Museo della Storia di Bologna e a Casa Saraceni – seguendo la rete museale di Genus Bononiae – dove sono predisposte altre due recenti installazioni di Migliori, per la prima volta a Bologna.
“La sperimentazione non appartiene a un periodo, ma fa parte di un modo di pensare per cui rappresenta il senso di una vita di ricerca” Nino Migliori
Cristina Principale
dal 18 gennaio al 28 aprile 2013
Nino Migliori a Palazzo Fava. Antologica
Via Manzoni 2 – (40121) Bologna
Orari: da martedì a domenica 10-19
Biglietto unico integrato: 10 euro – Ridotto 7 euro
Il biglietto dura 24 ore dal primo ingresso e consente di visitare:
• Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna
• Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni (incluse mostre temporanee)
• San Colombano. Collezione Tagliavini
Info: 051 19936305
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