Categorie: bologna

fino al 29.XI.2008 | Franco Rognoni | Bologna, Stefano Forni

di - 21 Novembre 2008
Attraverso nuance blu notte e sferzate di rosso rubino, le opere di Franco Rognoni (Milano, 1913-1999) s’impongono sulle pareti della Galleria Stefano Forni come una cronaca onirica agli occhi dello spettatore. Provenienti per lo più dalla collezione privata della moglie dell’artista, testimoniano quanto Rognoni sia rimasto per tutta la vita legato alla realtà milanese e rendono noti i suoi insoliti paesaggi notturni.
Volti senza tempo popolano questi dipinti: oli su tela, ma anche disegni su carta. “Io sono un pittore e, come tutti i pittori degni di questo nome, disegno e incido”, spiegava in un’intervista a Renzo Modesti. Infatti Rognoni incide, seguendo una personalissima declinazione di questo verbo, non dimenticando che del pennello è possibile utilizzare anche il manico, solo apparentemente incapace di dar vita al volto di un uomo (Notte). Ma questa è la sua umanità: deformata, allucinata, ridotta all’essenziale attraverso qualche tratteggio che crea un solco sulla tela, utilizzando la pastosità di quei colori che per natura tardano ad asciugarsi.
Rognoni amava la folla, l’odore della strada, l’euforia di un bicchiere di vino, la bellezza prorompente di un corpo di donna che si palesa in una Sera Azzurra. Come nelle melodie di Ravel o Debussy, le forme danzano sulla tela, guidate da una mano influenzata da Sironi e De Pisis, ma ancor più dall’Espressionismo tedesco di Grosz, all’insegna di quel turbinio di gente comune e volgari uomini d’affari che simulano rispettabilità, nascondendo il volto sotto una bombetta.

Esasperando l’emotività nella resa pittorica, Rognoni esprimeva la propria coscienza artistica, un personale sentire che si palesa attraverso colori diffusi sulla tela, al di là degli argini del disegno. La città intanto diviene sempre più straniante: i più svariati personaggi si accalcano perdendo la propria identità (Folla), per divenire però imperituri sulla tela, quasi uno specchio della memoria dell’artista, una traccia del suo testamento pittorico.
Rognoni utilizzava la propria arte per raccontarsi e raccontare la cronaca personalissima del grido notturno di una metropoli, affastellata di edifici ingombranti, ma la cui voce scaturisce dalle persone che la vivevano e che intrecciavano indissolubilmente la propria vita con quella del pittore. Magari l’incontro è durato un attimo, un istante, ma quel momento è ancora lì a parlarci di loro.

E nella bruciante esplosione del Tramonto Rosso, un piccolo uomo appoggiato al suo bastone passa indisturbato attraverso i palazzi e le strade, mentre le armonie dei Menestrelli accompagnano il calar della notte.

articoli correlati
Rognoni alla Rotonda di Via Besana a Milano

cecilia gamberini
mostra visitata il 10 novembre 2008


dal 25 ottobre al 29 novembre 2008
Franco Rognoni – Colore e Segno
Galleria Stefano Forni
Piazza Cavour, 2 (zona via Farini) – 40124 Bologna
Orario: da martedì a sabato ore 10-12.30 e 16-19.30
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 051225679; arte@galleriastefanoforni.com; www.galleriastefanoforni.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Ileana Sonnabend e l’Arte Povera: la mostra al MNAR di Bucarest

Negli spazi dell’ottocentesco Palazzo Reale di Bucarestl, sede del - Muzeul Național de Artă al României, va in scena una…

30 Luglio 2024 13:35
  • Personaggi

Addio a Giuseppe Desiato, morto a 89 anni il pioniere della Body Art

Pioniere delle arti performative da riscoprire, con la sua ricerca incentrata sul corpo e sull’effimero, considerato un maestro da generazioni…

30 Luglio 2024 11:24
  • Fiere e manifestazioni

Roma Arte in Nuvola 2024, le prima novità della quarta edizione della fiera

Un omaggio a Pietro Consagra, il ricordo di Piero Guccione, il Portogallo come Paese ospite e il coinvolgimento di istituzioni…

30 Luglio 2024 10:45
  • Progetti e iniziative

Arte Sella: tre esperti di design, arte e architettura per il comitato scientifico

Domitilla Dardi, Lorenzo Fusi e Marco Imperatori sono i nuovi membri del comitato scientifico di Arte Sella, l’associazione che ha…

30 Luglio 2024 9:52
  • Mostre

La “natura che cura”, al MUSE tra scienza e arte

Fino al 17 novembre 2024 è visitabile The Mountain Touch, una mostra curata da Andrea Lerda e nata da un…

30 Luglio 2024 0:02
  • Mostre

La prima mostra di Aldo Sergio da Tommaso Calabro a Milano

Dopo la personale di Flaminia Veronesi, Aldo Sergio è il secondo artista contemporaneo presentato dalla galleria milanese: la sua mostra…

29 Luglio 2024 18:24