Nelle meravigliose sale di Palazzo Sanguinetti a Bologna (Strada Maggiore, 34), lo spettatore è libero di compiere un viaggio a ritroso, in un percorso fatto di musica, fotografia e arte visiva. Uno sguardo in retrospettiva, insomma, che intende richiamare il gesto dell’avvolgimento del nastro delle vecchie audiocassette, ormai sorpassate, dal CD prima, dall’Mp3 poi. Questa mostra, oltre ad evocare il passato, intende proporre un tuffo nel presente ipotizzando allo stesso tempo scenari futuri. Parlando di musica e del presente, non poteva di certo mancare l’intervento di più di venti artisti contemporanei a cui Beatrice ha chiesto di interpretare la Fender. I risultati sono a dir poco straordinari, a partire da Valerio Berruti che ha dipinto ad affresco un suo inconfondibile adolescente, ritratto a metà tra l’innocenza che lo contraddistingue e l’aggressività tipica di una rock star. E poi Ugo Nespolo, che “infagotta” lo strumento musicale quasi come fosse un tesoro prezioso da custodire negli anni. Anna Galtarossa opta ancora una volta per uno stile decisamente kitsch fatto di fili, bottoni, frammenti di tappeti e pon-pon. Antonio Ghinato, invece, dipingendo una Ferrari, che corre alla velocità del suono, anziché della luce. Tra gli altri artisti italiani ricordiamo anche Emanuele Becheri, Cuoghi Corsello, Franko B e Giuseppe Veneziano. Spicca la presenza di artisti internazionali quali l’inglese Chris Gilmour e il tedesco Herman Pitz.
Il percorso dello spettatore è allietato anche da note musicali che vibrano nell’atmosfera richiamando alla mente brani che hanno fatto la storia della musica italiana. I generi ci sono proprio tutti: dal rock al pop, dal melodico all'”alternative”, dalla dance all’hip-hop. Non risulta difficile riconoscere le grida di Gianna Nannini, i gorgheggi di Lucio Dalla o la voce rauca di Vasco Rossi. Dall’esaltazione dell’udito, passiamo nuovamente alla vista con una serie di scatti fotografici di Guido Harari, Efrem Raimondi, Caterina Farassino e Paolo Proserpio che disegnano una sorta di italica timeline che parte proprio dal 1962, anno del debutto di Fender in Italia.
Manuela Valentini
Dal 16 novembre 2012 al 3 febbraio 2013
Rewind. 50 anni di Fender in Italia
A cura di Luca Beatrice
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34 – (40125) Bologna
Orari: da martedì a venerdì 9.30-16, sabato e domenica 10-18.30
Info: tel. 051 2757711, museomusica@comune.bologna.it, www.museomusicabologna.it
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