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fino al 30.IX.2007 | Le virtù della passione | Reggio Emilia, Palazzo Magnani

di - 26 Luglio 2007

Il titolo della mostra non è casuale. Una vera passione è quella che ha mosso una coppia di tedeschi residenti ai margini della Foresta Nera, Tistou Kerstan e la moglie Charlott (ora scomparsa) al collezionismo. Una febbre che li ha spinti a collezionare per una vita intera pezzi inestimabili, e a raccogliere due ingenti corpus grafici dedicati a due giganti del Novecento: Max Beckmann e Pablo Picasso. Una collezione divenuta specchio di un’esistenza e che non è mai uscita dalle pareti di casa. Almeno fino ad ora. Una selezione esauriente è stata fatta per Palazzo Magnani, in un percorso raccolto che cerca di ricreare l’intimità delle stanze domestiche e che comprende grafiche, dipinti, sculture, disegni e acquerelli, proseguendo così l’indagine sulle collezioni private, iniziata con la mostra sulla collezione Mingardi e proseguita con quella francese di Pierre Borhan, sull’onda di un collezionismo appassionato com’era quello di Luigi Magnani. Una modalità di acquistare l’arte che, come per Magnani, per i coniugi Kerstan fonde due estremi -il piacere estetico e l’investimento economico- proponendo da un lato nuclei corposi (oltre alle incisioni e litografie di Picasso, circa settanta fogli, e le settanta incisioni di Beckmann, tra cui la serie dei famosi autoritratti anche un nucleo dedicato a Holzel e i suoi allievi) dall’altra nomi più o meno noti -impossibile citarli tutti- dei quali è presente anche un solo dipinto, come Klee, Cézanne o Matisse.

Un altro interessante nucleo è quello dedicato a GabrielleMunter, compagna di Kandinskij, e alla Nuova Oggettività, rappresentata da nomi come OttoDix. Il viaggio a casa Kerstan contempla anche due piccoli paesaggi di Vassilij Kandinskij del 1908, e gli espressionisti tedeschi, tra cui Emil Nolde, Ernst Kirchner e August Macke.
Ma si rimane impressionati davanti alle opere di Beckmann, che scriveva a proposito della sua arte (che attraverso il reale sapeva cogliere perfettamente ciò che sta oltre lo specchio): “Se desiderate afferrare l’invisibile, dovete penetrare il più profondamente possibile nel visibile.” Artista che ha segnato il Novecento, anche se il suo ruolo non è stato ancora pienamente riconosciuto, Beckmann iniziò a raffigurare il suo volto all’età di quindici anni e non smise più fino alla morte. Una ricca serie di autoritratti dal segno aspro, duro e incisivo -il nucleo della collezione- dove spira quasi un sentore luciferino, negli occhi spalancati e quasi deformati dal senso di solitudine dello sguardo. Perennemente in esilio dalla terra natale, poiché giudicato dai nazisti “cattivo esempio di arte tedesca”, muore d’infarto nel 1950, a New York, mentre si reca ad una mostra del Metropolitan Museum dove è esposto un suo Autoritratto con giacca blu. Accanto a lui giganteggia Picasso, accostato da Kerstan agli autoritratti di Beckmann -non a caso l’artista venne definito da Le Figaro come il “Picasso tedesco”– affermando come i due gruppi dialoghino tra loro “costruiti anche come contrappunti”. Da Il pasto frugale, opera importantissima di Picasso incisore, la sua prima acquaforte, datata 1904, si prosegue in modo magistrale con le teste di donna e nature morte dagli anni ’40 ai ’60 e con le donne sdraiate del 1970 dove il segno si fa più elegante, mentre tratteggia una rappresentazione dalla teatralità quasi surreale.

francesca baboni
mostra visitata l’8 luglio 2007


dal 6 luglio al 30 settembre 2007
Le virtù della passione. La collezione Charlotte e Tistou Kerstan
Palazzo Magnani, corso Garibaldi, 29 – Reggio Emilia
+39 0522454437 (info), +39 0522444436 (fax)
info@palazzomagnani.itwww.palazzomagnani.it
Orari: martedì, mercoledì e domenica, 10.00-13.00; 16.00-20.00.
giovedì, venerdì e sabato, , 10.00-13.00; 16.00-23.00.
Lunedì chiuso. Biglietti: Euro 7 intero; Euro 5 ridotto; Euro 2 studenti
Catalogo Skira. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0522.454437; fax 0522.444436


[exibart]


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