Thomas Brouillette (San Diego, California, 1975) presenta la sua prima mostra personale alla Galleria Marabini. Si è laureato in Fine Arts al Bard College, NYC, dove tuttora vive e lavora. E’ stato premiato dalla Marie Walsh Sharpe Foundation.
L’installazione qui allestita consiste in dipinti ad olio di grande dimensione disposti due a due su setti bianchi paralleli che scandiscono trasversalmente, come quinte teatrali, la navata centrale della chiesa sconsacrata (attuale spazio della galleria).
La marabini si presenta come un breve parking in cui sostano, in successione, le sagome nere delle automobili ritratte dall’artista. Le orbite accese dei veicoli ci
I fanali vengono delineati come dispositivi riflettenti o come aloni accecanti che, a bassa quota, sondano l’oscurità per rendercela visibile in modo magico ed inaspettato.
Dichiara Thomas Brouillette: “Sto cercando di distinguere i modi di creare e rimuovere le immagini e la luce in modo che gli strati della pittura possono agire come strati di visibilità. Oscurando il corpo dell’automobile, trovo un modo di riferirmi ad essa in maniera generale attraverso l’illuminazione dei fanali. Questa mancanza di specificità compromette la psicologia familiare o associativa dell’automobile diffusa nella cultura, mentre la centralità di essa rende la sua invisibilità un soggetto da investigare”.
Uno sguardo lucido e chirurgico su un oggetto comune del mondo contemporaneo, filtrato da una dimensione interiore diversa ed originale non estranea alle visioni raccontate da Don De Lillo in Rumore Bianco.
federica bianconi
mostra visitata il 10 giugno 2003
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