Categorie: bologna

fino al 30.VI.2005 | David Simpson | Bologna, Studio G7

di - 25 Maggio 2005

Ecco cosa accade di fronte ad un quadro di David Simpson: l’unica cosa che riusciamo a vedere siamo noi stessi. E’ infatti il nostro punto di vista a modulare ciò cui siamo di fronte. Se cambiamo posizione, avvicinandoci o allontanandoci dal dipinto, il colore muta e non riusciamo a cogliere la vera misura o la profondità delle tele, né si può più localizzare o definire esattamente quale colore si sia formato. E’ un farsi continuo dell’opera, in un aspetto durativo che ricorda più le installazioni che la pittura. Un farsi sempre diverso e sempre imprevedibile, interattivo come solo le performance riescono ad essere; la completa vittoria del processo di percezione su quello di creazione. L’opera si fa da sé nel momento in cui l’occhio la coglie, non prima. Tali effetti polarizzanti sulla luce sono ottenuti tramite l’applicazione di colori interferenziali composti di titanio biossido su una precedente stesura di sei strati di pittura. Ciò che a pochi metri di distanza si fa cogliere come viola, da vicino diviene un blu intenso, elettrico. Le tonalità rosee che bordeggiano un grigio scuro, metallizzato, si spostano con noi fino a divenire centrali nel quadro, per poi inondarlo completamente di tenui tonalità. Punto chiave delle iridescenze, sempre la luce: la luce dell’inconoscibilità, o della conoscenza parziale, che ci permette di cogliere le cose solo nel loro aspetto fenomenico.
Una luce che quindi non scopre e non rivela se non per occultare; che anzi, in un gioco di parole, impedisce di vedere cosa vi sia al di là della nostra vista. O mostra che al di là di essa, al di là della percezione, non vi è proprio nulla. Non vi è quindi opera senza un occhio che la guardi, e mai un’opera resta la stessa per più persone, ma addirittura essa si centuplica per un solo visitatore, si fa con lui e solo in lui sopravvive. L’essenza si riduce a sperimentazione visiva, a superficie materica. La postmodernità riesce finalmente a realizzarsi pienamente nell’arte astratta pur non divenendo contraddittoria affermazione di alcuna forma artistica. La stanza completamente vuota che accoglie i quadri, anche se di dimensioni un po’ ridotte, permette di girare e sperimentare a pieno le possibilità della percezione.

greta travagliati
mostra visitata il 16 maggio 2005


David Simpson – Galleria Studio G7
Spazio Ex Falegnameria, via Val D’Aposa 4/a, 40123, Bologna
tutti gg 15.30-19.30 ch domenica, mattino e festivi su appuntamento; nel mese di giugno la galleria resterà chiusa il sabato. Per informazioni: tel/fax: 051266497 mail: studiogisette@tiscalinet.it


[exibart]


Articoli recenti

  • Mostre

Ironia del video: Cezary Bodzianowski alla Fondazione Morra Greco di Napoli

Cezary Bodzianowski diffonde le sue opere video e performative tra gli spazi suggestivi della Fondazione Morra Greco di Napoli, in…

18 Luglio 2024 9:16
  • Mercato

Lo Stegosauro di Sotheby’s è stato venduto per la cifra record di $ 44,6 milioni

15 minuti di bidding battle e un’aggiudicazione finale che ha polverizzato qualsiasi aspettativa. Così “Apex” diventa il dinosauro più costoso…

18 Luglio 2024 8:47
  • Arte contemporanea

Contemporanea Parma: intervista alla curatrice Simona Pizzetti

Fino al 21 luglio 2024, Palazzo del Governatore sarà il fulcro di “Contemporanea", rassegna curata da Simona Tosini Pizzetti

18 Luglio 2024 0:10
  • Arte contemporanea

18 artisti internazionali per l’aeroporto John F. Kennedy di New York

L’aeroporto JFK di New York diventa un museo d’arte contemporanea: 18 artisti internazionali, tra cui Barbara Kruger e Laure Prouvost,…

17 Luglio 2024 17:10
  • Progetti e iniziative

L’estate dei festival: Elba Book, dieci anni di libri e diritti umani

Arriva l’estate e tornano anche i festival: oggi vi presentiamo Elba Book, il festival che porta all'Isola d'Elba l'editoria indipendente.…

17 Luglio 2024 15:57
  • Arte contemporanea

I passanti diventano monumenti: le figure anti-eroiche al centro del progetto di Julian Opie per Milano

In Piazza del Quadrilatero è arrivata l’installazione Walking in Milan, promossa da Portrait. Otto monumentali sculture site-specific in una corte…

17 Luglio 2024 15:51