Categorie: bologna

fino al 31.V.2010 | Marco Bertozzi | Bologna, Studio G7

di - 12 Maggio 2010

Quei disegni
in rilievo, nati dal cartoncino intagliato e rialzato, sono ispirati al ritmo
musicale di un frequentatore di discoteche, alla vibrazione fisica che la
musica elettronica produce. Armoniose sequenze, sullo spazio dai colori
pastello appena accennati, in una modularità che accompagna, ripete l’idea e
crea un quadro come le note di uno spartito. Così i suoi lavori precedenti,
alcuni visibili in occasione di questa nuova mostra, raccontano il significato
che i sensi hanno nella dimensione creativa di Marco Bertozzi (Sorengo, Canton Ticino, 1982;
vive a Lugano).
L’artista
svizzero, che ha lavorato con Sol LeWitt per la realizzazione di wall drawing e da cui
attinge il motivo ispiratore della sua poetica, si presenta al pubblico con
opere diverse all’apparire, ma non nella loro originaria concezione. L’arché, il principio da cui prende forma
il wall drawing di questo giovane artista è qualcosa che poggia sull’idea di un
flusso continuo. Sull’immagine evocatrice di un passaggio, una sorta di
mandala, di strumento di ri-generazione: il cerchio, come messaggio di eterne
potenzialità, assume qui la connotazione dell’occhio, di iridi molteplici.

L’occhio
è lo strumento con cui si afferra il mondo ancor prima di afferrarlo con le
mani, è il veicolo che meglio permette la comprensione del reale, la
complessità delle differenze, delle unicità. E le molteplici iridi e il loro
centro – “Ognuno è il centro universale dal quale non si può evadere – racchiudono un simbolismo
universale. Occhi nati dal tratto grafico sulla parete bianca, creati in pochi
giorni, con l’abilità di un artista che ha studiato come creatore tessile
presso il CSIA – Centro Scolastico per le Industrie Artistiche di Lugano e che usa
grandi telai per accompagnare, delineare il segno come fosse la tessitura di
una stoffa. Creare forme circolari attraverso “fili” che partono e ritornano,
come intersezione di linee rette.
Il
risultato è una paziente geometria, una minimale architettura, una immagine
scenografica che genera tre grandi “occhi”. “Mi si vede, dunque sono”; perché lo sguardo è ciò che
conferma la nostra “forma”, che ci rassicura rispetto all’immagine che
riflettiamo di noi stessi. Iridi che rimandano a un ritmo di interiore
musicalità, al centro dello spazio che diviene centro del tempo, e la tessitura
si dipana secondo un ordine perfetto, che guarda alla perfezione del creato.

Il
limite di questo “mandala” è quello di essere monocromatico, ma la scelta della
grafite è la dimensione necessaria per una nuova creazione. Il limite è quello
dell’effimero ma, anche in questo caso, il fine di un wall drawing è proprio
questo: non “essere” nel tempo, nell’ottica del divenire incessante di tutte le
cose. Il limite (e la sua forza) è quello di far scaturire la domanda: siamo
qui per guardare o per essere guardati.? Sono occhi per guardare lontano o per
guardare dentro di sé? Per cercare una meta? Ciò che voleva, magari, un moderno
tessitore di immagini è proprio questo: consegnare all’arte il compito di
indagare. Incessantemente.


articoli correlati

La collettiva Rubik a Bologna

cecilia ci
mostra visitata il 21 aprile 2010


dal 21 aprile al 31 maggio 2010
Marco
Bertozzi – Iride

a cura di Gabriele Tosi
Galleria Studio G7
Via Val d’Aposa, 4a (centro storico) – 40123 Bologna
Orario: da martedì a sabato ore 15.30-19.30; lunedì e festivi su appuntamento
Ingresso libero
Info: tel. +39 0512960371;
info@galleriastudiog7.it; www.galleriastudiog7.it

[exibart]


Articoli recenti

  • Design

A Roma si racconta una fiaba attraverso una mostra collettiva di design

Caterina Frongia, Millim Studio, Flaminia Veronesi e Anastasiya Parvanova sono le protagoniste della narrazione al femminile in corso presso Spazio…

26 Dicembre 2024 12:48
  • Libri ed editoria

I migliori manga usciti nel 2024, da rileggere durante le feste

Sei consigli (+1) di letture manga da recuperare prima della fine dell'anno, tra storie d'azione, d'amore, intimità e crescita personale.…

26 Dicembre 2024 12:00
  • Arti performative

Marcella Vanzo ha riaperto a Milano un laboratorio intensivo sulla performance

Aperte fino al 2 febbraio 2025 le iscrizioni per la sesta edizione di TMN, la scuola di performance diretta dall’artista…

26 Dicembre 2024 8:22
  • Mostre

Emilio Vedova. Questa è pittura, la grande mostra al Forte di Bard

Fino al 2 giugno 2025 il Forte di Bard dedica una mostra a Emilio Vedova, maestro indiscusso della pittura italiana…

26 Dicembre 2024 0:02
  • Musei

Riapre il Corridoio Vasariano: ecco com’è la passeggiata segreta tra i palazzi di Firenze

Dopo otto anni di lavori, quel percorso lungo un chilometro che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti torna ad essere…

25 Dicembre 2024 23:34
  • Teatro

Teatro: i migliori spettacoli del 2024 e qualche riflessione sulla sua accessibilità

Re Lear è morto a Mosca, Re Chicchinella, Lo cunto de li cunti: tanti gli spettacoli che hanno spiccato per…

25 Dicembre 2024 13:09