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Fino al 4.III.2001 | Paul Klee, la musica, le immagini | Bologna, San Giorgio in Poggiale

di - 8 Dicembre 2000

Non c’è definizione possibile per l’arte, ma quando la respiri sai di averla riconosciuta. È questa la sensazione che coglie chiunque abbia l’occasione di visitare il San Giorgio in Poggiale da sabato 2 dicembre. La suggestiva ex chiesa risulta luogo estremamente adatto per contornare della giusta atmosfera le due sezioni che fanno parte della mostra del Museo Morandi dedicata a Paul Klee: “Klee in immagini” e “Klee e la musica”. Come la curatrice Marilena Pasquali ha voluto sottolineare, l’esposizione è stata volutamente suddivisa in due sedi che potessero ospitare parti autonome ma non scindibili l’una dall’altra.
La sezione “Klee in immagini” sembra rappresentare uno strumento contestuale grazie al quale il visitatore acquisisce uno spirito d’osservazione più consapevole per apprezzare il genio di Klee. Il materiale esposto nelle vetrine, sapientemente collocate nelle varie cappelle dell’edificio, fornisce un vasto repertorio biografico di documenti, scritti teorici, fotografie, che permette di conoscere la vita e il pensiero dell’artista svizzero. L’importanza di questa sezione deriva dal suo essere unica fonte di notizie dettagliate riguardanti l’artista e la sua figurazione. Questo è dovuto alla scelta non casuale di distinguere nettamente l’opera d’arte, esaltata nella sua essenzialità, dall’apparato informativo contestuale. Tale scelta ci pare ottima perché riesce a conciliare due imperativi fondamentali: quello di non appesantire l’esposizione per lasciare all’amante dell’arte il puro piacere del bello e quello didascalico per il visitatore più curioso.

“Klee e la musica” merita quell’attenzione particolare che le è stata dedicata anche logisticamente nell’organizzazione spaziale. 14 opere ospitate all’interno di un grande cubo centrale, 2 nella prima vetrina e 1 nella zona absidale esprimono il profondo rapporto che Klee aveva con la musica e l’influenza di quest’ultima non solo nella vita dell’artista ma soprattutto nella sua opera. La musicalità di quest’ultima si esprime nella fluidità e ritmicità delle forme (Camminando nel vento, 1926), nella scansione matematica di rapporti cromatici ed eidetici (Albero di fico, 1929). Domina l’isotopia del movimento e della velocità attraverso linee curve e continue, melodiose a volerle ascoltare. Comune a queste opere è la base danzante, la ricerca d’armonia e di equilibrio instabile tra acqua aria gas. È qui che Paul Klee insegna che l’arte è sensazione prima di essere cristallizzata in una materia. Sono le sensazioni formali che divengono musica, pittura; e la stessa pittura può nascere dalla musica, il colore dalla nota, la linea dal ritmo.
Il dialogo delle arti è sempre un tema suggestivo per gli amanti dell’estetica ma l’occasione offerta da questa mostra è ulteriore perché ci svela come un solo uomo riesca a creare musica sulla tela. In questo senso la sezione riprende il significato del titolo della mostra “Paul Klee. Figure e metamorfosi”. Si tratta di trasformazione, di vera e propria traduzione da segno a segno: da musica a pittura.
Per esaltare e promuovere questo dialogo tra arti, il San Giorgio in Poggiale, sede della fondazione Cassa di risparmio di Bologna, ha organizzato una serie di conferenze, ancora una volta a valore didascalico, e due concerti come omaggio all’amore di Klee per la musica.


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Per saperne di più
www.museomorandi.it



Sara Taddei
Andrea Zannin



“Klee e la musica” e “Klee in immagini”. Dal 2 dicembre 2000 al 4 marzo 2001. San Giorgio in Poggiale, via Nazario Sauro 22, Bologna. Ingresso libero. Orari: tutti i giorni (tranne 25 dicembre e 1 gennaio) dalle 10 alle 18. Tel. (Museo Morandi) 051 203332.
e-mail: mmorandi@comune.bologna.it


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