Altre opere, altri racconti…
Ancora per pochi giorni è possibile ammirare alla Galleria Stefano Forni di Bologna, le ultime opere realizzate dall’ecclettico artista ravennate Alberto Cottignoli.
L’originalità di questo pittore è data dal suo particolare modo di procedere: le immagini e la prosa concorrono insieme a generare l’originalissimo mondo onirico dell’artista. Cottignoli oltre ad essere un bravo pittore, è anche un abile scrittore che traduce i suoi racconti fantastici in opere visive. Nelle sue tele compaiono simboli ricorrenti: l’albero, la luna, le stelle, l’arcobaleno. La natura è dominante, ma quasi sempre animata da piccole figurine immobili quasi sproporzionate rispetto alla grandezza di ciò che le circonda.
Visitando la mostra, si possono osservare i suoi dipinti dominati da un calibrato equilibrio e sottomessi ad una rigorosa logica compositiva. Tutto ciò si contrappone alle raffigurazioni visionarie che ci presentano un mondo fantastico. Il suo pensiero tende all’astratto, ma come pittore, Cottignoli è estremamente concreto; le sue tele presentano una divisione misurata dello spazio e nulla viene lasciato al caso.
La storia dell’arte è ricca di pittori che si sono impegnati nella ricostruzione storica e critica della propria produzione pittorica, oltre che di quella altrui. Pensiamo al Vasari, Delacroix, Klimt, Kandinski, Mondrian, solo per citarne i più noti. Cottignoli si unisce a questo lungo filone di artisti letterati e nel 1995 pubblica “Battiti dalla città di sotto” (Edizioni del Girasole, Ravenna), un libro con 18 racconti fantastici legati a 18 dipinti che contribuiscono a creare un unicum tra pittura e scrittura.
Alberto Cottignoli è un pittore indipendente da movimenti o scuole e fu scoperto in una personale a Roma nel 1989 da Kiyoshi Tamenaga, proprietario di una grande catena mondiale di arte figurativa (Tokio, Osaka, New York, Parigi). Con quest’ultimo, Cottignoli stipula un contratto che lo vincola per tutta la sua futura produzione. In poco tempo diventa famosissimo in Giappone tanto che le sue quotazioni sono oggi superiori a qualsiasi altro pittore italiano vivente e sicuramente l’apprezzamento ottenuto in questa nazione si tradurrà presto anche in Italia.
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Simona Venturino
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