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fino al 5.IV.2003 Adriano Persiani Bologna, Interno&dumdum
bologna
Le stramberie di un sarto mancato possono trasformarsi in singolari manufatti artistici. Che raccontano la fiaba dell’orco e di quella regina cattiva, vestita di legno, che per incanto trasformava i suoi domestici in animali imbalsamati. Per una nuova haute couture...
Senza considerare le complicate liaisons tra arte e moda e gli innumerevoli casi di vampirismo che si verificano sovente tra i due mondi, si potrebbe candidamente affermare che l’imprevedibile haute couture proposta da Adriano Persiani sveli e attinga dallo stesso fantastico immaginario fiabesco di alcune passate collezioni di Vivienne Westwood e Marian Pejoski. Undici le opere esposte. Oltre ad un grottesco ricettacolo d’animaleschi simulacra impagliati (un demoniaco scoiattolo mascherato, una papera torturata da un cordone ombelicale, un tordo conficcato da una propaggine di pannolenci e un falco soffocato tra le piume di un cuscino da terra, forse come omaggio e memoria del fragile intimismo di Annette Messager ) che s’insinua qua e là come corollario descrittivo di una languida atmosfera come da circo gotico o cinquecentesca caccia alla volpe, la mostra include infatti diversi interventi su abiti e vestimenta. Misteriose pertuberanze spuntano improvvisamente da una crudele pelliccia e dalle suole di certi stivali da orco (da usarsi dunque solo per volare). Una shopping bag in pizzo di plastica diventa il frivolo ostensorio per un agghindato scheletrino di faina; esanimi resti animali, come fossero coccarde, insegne o monili, decorano una camiciola da parata. Non da ultimo, un sontuoso abito da cortigiana maliarda, tagliato e cucito in una tela cerata che si finge legno, appare sospeso e ieratico come una preziosa veste d’epoca remota. Simulazione di lusso, sadismo, crudele voluttà e favoloso languore che sta tra il sonno la veglia. L’inconscio notturno e feticista (e dunque surrealista nei modi di Meret Oppenheim , la prima tricoteuse a far spuntare una coda di lucertola da uno spolverino primaverile…), insito nell’opera di Adriano Persiani, s’incarna dunque nei fascinosi viluppi della moda, nelle parures e negli improbabili vestimenti delle favole crudeli.
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patrizia silingardi
mostra vista il 19 marzo 2003
Personale – mostra di Adriano Persiani
Bologna, Interno&dumdum, via S.Maria Maggiore 4
a cura di Alberto Zanchetta
14 marzo – 5 aprile 2003
orari: 18 – 19.30 (dal 25 marzo al 5 aprile su appuntamento)
ingresso gratuito
info: Interno&dumdum
tel. 051 251557 – 338 9583766
internoedumdum@libero.it
[exibart]