Larghe pennellate, gesto veloce, deciso, colori
inebrianti da cui emana il profumo del mare, del cielo, il sorriso degli occhi
dei suoi personaggi. Come materia da cui nascono, ogni volta, figure
abbracciate all’acqua, accarezzate dall’acqua che pare in movimento.
Venti sono le opere esposte a Cesena, in cui vive la
grande lezione dell’Impressionismo e del Postimpressionismo: il fascino della
luce, il sapore delle emozioni. Acquatico, Frammenti di luce, Trasparenze sono fra le opere con i personaggi. I suoi bagnanti,
in un alone di realismo, cessano di essere anonimi per assumere un’identità,
per svelare una personalità. Un viaggio, “navigazioni
esistenziali”, secondo il titolo del testo critico di Floriano De Santi, da
cui emergono caratteristiche profonde.
C’è la concentrazione per vincere la sfida nel bambino di
Apnea, c’è la complicità delle tre
giovani amiche in riva al mare, il bagnante perplesso, il Piccolo cercatore, che è tutt’uno con le pennellate dell’acqua,
quasi a sottolineare la fusione della vita con la vita. Il tratto, che lascia
il pigmento ora verde, ora rosa, ora viola, ora blu, si ripete e poi cambia in
un incredibile accostamento di cromie che dipingono matasse di luce.
Nel traliccio compositivo delle opere ci sono figure che
si muovono nell’acqua, intorno all’acqua:
In fondo, Trasparenze, in una
sorta di sospensione temporale, in un luogo che riassume ogni luogo di mare.
Malacarne ha il potere di far vivere il visitatore dentro l’opera, attraverso
una efficace tecnica coloristica, le cromie sapientemente dosate. Per
raccontare che anche “il mare ha la sua
primavera, i suoi numerosi prati di rosa e di viola”. Un mare senza barche, dove i bagnanti sono colti da vicino e
l’artista mira a scoprire qualcosa di nascosto, oltre ciò che vede.
Immagini dell’universo di un pittore che dipinge, perché
si diverte, forza germinativa, essenza, energia della vita, slancio vitale di
bergsoniana memoria. “La mia pittura è
figurativa, ma ogni quadro è composto da una parte astratta, che è in sé
un’opera autonoma”, dice Malacarne.
Un’opera, fra tutte, costringe alla riflessione: Acquatico. L’indagine mostra la sagoma
di un giovane con la maschera subacquea, percepibile in un doppio: fra qualcosa
che è, che appare, che potrebbe non essere. Il corpo di un morto, o forse no.
cecilia
ci
mostra visitata il 16 gennaio 2011
dal 16 gennaio al 6
febbraio 2011
Claudio Malacarne –
Aquae
a cura di Maria
Grazia Melandri
Galleria L’Immagine
Piazza
Aguselli, 42 – 47023 Cesena
Orario: da mercoledì a domenica ore 10-13 e
16-19.30
Ingresso
libero
Catalogo
disponibile
Info:
tel. +39 0547612981; fax +39 0547612981; limmaginecesena@libero.it; www.limmaginecesena.com
[exibart]
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