La mostra personale di Paolo Parisi coinvolge due spazi espositivi (Galleria Neon di Bologna e Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Castel San Pietro Terme) in un unico progetto installativo che indaga il rapporto tra realtà e rappresentazione:
La personale presso la Galleria Comunale d’Arte di Castel San Pietro Terme “A Rebours”, a cura di Saretto Cincinelli, propone una selezione delle opere dell’artista dal 1993 al 2000. Per l’esposizione alla Galleria Neon “(dalla camera chiara all’immagine del mondo)”, a cura di Ambra Stazzone, l’artista presenta opere inedite, integrate appositamente nell’allestimento degli spazi della galleria.
Nel trattamento globale dell’ambiente il progetto installativo della mostra è scandito da tre momenti: “Introduzione: la visione in pianta (bordo)”,
“Camera chiara”, “Immagine del mondo”.
Appena entrati ci si trova immersi nella visione delle ricostruzioni cartografiche, tele su cui l’artista realizzava dei tracciati direttemente con dita e argilla. Paolo Parisi re-interviene su queste tele sovrapponendovi una superficie di colore monocromo che lascia trasparire, nella presenza di increspature, i grumi materici dei precedenti tracciati.
Nell’opera i due interventi non si compenetrano totalmente: l’artista introduce uno scarto nel sottrarre i margini della tela alla stesura uniforme di colore.
Il tracciato cartografico, sospinto ai limiti del quadro, ora appare “non come traccia, di ciò che è stato ma come annunciazione di ciò che sta per venire alla presenza”, il nuovo intervento suggerisce una riflessione sul processo creativo da cui l’opera emerge come sedimentazione, come stratificazione di materie sovrapposte in cui “una mancanza, una lacuna che non si tratta di colmare ma di mantenere aperta” costituisce una soglia, un varco, la possibilità di sorprendere l’opera nel suo divenire, di coglierne il momento della creazione.
In questo ambiente l’intero spazio è invaso dal colore del pavimento, un grigio cemento che mira ad azzerare gli stimoli percettivi ricreando uno spazio indeterminato. Un quadro collocato alla parete di questa stanza subisce lo stesso trattamento, riflette lo spazio che abita.
Al piano sotterraneo “l’immagine del mondo”: alle pareti dei tracciati, realizzati con dita e argilla, creano una sorta di magma fluttuante, sfondo suggestivo per un’altra serie di lavori. Sullo spazio reale si proietta uno spazio costruito, dove le opere, nella loro presenza, partecipano attivamente alla costruzione di una nuova visione dell’ambiente affermando, al contempo,una loro autonomia.
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