Categorie: bologna

fino all’8.XI.2009 | Emilio Tadini | Cesena, L’Immagine

di - 20 Ottobre 2009
C’è
qualcosa di primigenio nella poetica di Emilio Tadini (Milano, 1927-2002), “lo
scrittore che dipinge, il pittore che scrive
”, come disse di lui Umberto Eco. Il suo è un racconto
che interpreta la realtà attraverso un sogno.
Subisce
il fascino della Pop Art inglese, Tadini, quando si esprime col linguaggio
delle cose: quelle del quotidiano, quelle che accompagnano la nostra vita. Solo
apparentemente banali. L’artista, come l’Alice di Carroll, incontra nella sua
pittura il cucchiaio, la caffettiera, la bottiglia, l’automobile, la fetta di
mela, il bicchiere, il vaso di frutta. Oggetti che paiono magicamente usciti
dalla borsa di Mary Poppins.
In un
contesto di piani spesso inclinati, quegli oggetti che parlano di noi tutti sono
in fuga, rovesciati, sospesi. L’impianto visivo si snoda fra aspetti onirici e reali;
il pensiero accarezza la pittura surrealista e l’opera magrittiana.
Nella
piccola galleria cesenate sono contemplati i diversi cicli dell’opera pittorica
di Tadini, dagli anni ‘70 al 1995, da quello dei Piccoli valori a quello delle Città italiane: città raccontate come in sogno,
dove i grattacieli si “muovono”, le lettere dell’alfabeto vagano e le figure sono
come saltimbanchi nella notte blu. Un nome, quello di Freud, parole e grafismi
compaiono qui e là nei disegni come nelle pitture, collocati nello spazio come forme
significanti, a evocare la lezione letteraria futurista. Parole che abitano il
quadro di Tadini, chiamato nel 1947 a collaborare al “Politecnico” di
Vittorini.

Altrove,
in una natura morta, una matita disegna una bottiglia. Un grande rettangolo
bianco, ne Il posto dei piccoli valori, porta la firma dell’autore al centro; le cose
intorno sono in fuga e la matita di nuovo disegna… un rettangolo che non c’è.
È il racconto di un “viaggiatore distratto della memoria”, come l’artista amava dire di sé;
e nel racconto di ciò che vive nella memoria onirica è l’elemento fiabesco a caratterizzare
gran parte del suo lavoro.
Un
aspetto, per Tadini, di grande significato, come quando dipinge il profilo d’una
sorta di burattinaio (lo stesso artista) che dirige un teatrino: un deus ex
machina
cui è
affidato l’intervento finale.
Direttore
dell’Accademia di Brera, due volte invitato alla Biennale di Venezia, la sua
produzione attraversa quasi un secolo di storia e porta con sé i segni delle
grandi lezioni di questo tempo. Così compaiono, a volte, segni e tratti che
rimandano alla lezione di Miró come a quella di Baj e all’ironia sul potere.

Il suo è,
comunque, uno stile personalissimo: racconta la filosofia della vita con gli
aspetti della fiaba, con le piccole cose di valore, di un mondo vissuto dentro
la calda vita di
tutti
i giorni.
Un
mondo dove il caos insegue l’ordine.

articoli correlati
Tadini a Milano

cecilia ci
mostra visitata il 3 ottobre 2009


dal 3 ottobre all’otto novembre 2009
Emilio
Tadini – Opere
a cura di Maria Grazia Melandri
L’Immagine Galleria d’Arte Contemporanea
Piazza Aguselli, 42 – 47023 Cesena
Orario: da mercoledì a domenica ore 10-13 e 16-19.30
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0547612981;
limmaginecesena@libero.it; www.limmaginecesena.com

[exibart]


Articoli recenti

  • Arte contemporanea

40 progetti per il PAC 2024: 3,5 milioni di Euro per l’arte contemporanea

Annunciati i vincitori del PAC 2024, il Piano per l’Arte Contemporanea per incrementare le collezioni pubbliche italiane: ecco i 40…

26 Luglio 2024 9:29
  • Danza

We Humans: la Biennale Danza di Venezia, tra corpi e tecnologie

Tra corpi sofferenti o ironici, fantasmatici o immersi nella realtà, entra in gioco la nuova dimensione della tecnologia: reportage da…

26 Luglio 2024 9:01
  • Mostre

Love Dart: l’universo sensuale di Wang Haiyang inaugura a Venezia

Love Dart, la mostra personale di Wang Haiyang aperta fino all'8 settembre, fa parte di una serie di tre personali…

26 Luglio 2024 0:03
  • Musei

La casa di Pasolini in via Tagliere a Roma diventerà un museo pubblico

Donata allo Stato la casa di Roma in cui Pier Paolo Pasolini visse tra il 1951 e il 1954: qui…

25 Luglio 2024 18:59
  • Personaggi

Addio a Sergio Ragalzi, morto a 73 anni l’artista del Gotico Industriale

Si è spento a 73 anni Sergio Ragalzi, uno dei protagonisti della scena artistica torinese e non solo: dagli anni…

25 Luglio 2024 18:13
  • Arte contemporanea

Non chiamatelo artista pop! Il Guggenheim di Bilbao omaggia la carriera di Yoshitomo Nara

Dagli esordi “Superflat” con Takashi Murakami all’attivismo dopo l'incidente nucleare di Fukushima: l’ampia retrospettiva è un viaggio evocativo attraverso quattro…

25 Luglio 2024 16:04