La verità forse è proprio questa. Che per la prima volta la granitica solidità dell’organizzazione della più importante fiera d’arte del mondo, potrebbe subire qualche seppur lieve inclinazione. Che magari non arriverà alla percezione degli operatori, né dei visitatori; ma la domanda è: è normale che una direttrice artistica di una rassegna come
Art Basel – Cay Rabinowitz – si dimette a un mese dall’inizio della rassegna, e l’organizzazione cerca di farlo passare come un normale avvicendamento? Come che siano andate le cose, ora ci siamo: parte l’edizione numero trentanove della Fiera, con la F maiuscola. Poco abbiamo da aggiungere ora, agli aggiornamenti che vi abbiamo via via puntualmente forniti. Se non ricordare che sono ben venti la gallerie italiane presenti alla regina delle fiere, dalle milanesi
Lorenzelli,
De Cardenas,
De Carlo,
Emi Fontana,
Arte Studio Invernizzi,
Giò Marconi,
Christian Stein,
Tega,
Zero, alle napoletane
Artiaco e
T293, le torinesi
Noero,
Noire e
Persano, le veronesi
Galleria dello Scudo e
Studio La Città, ancora
Minini da Brescia,
Fumagalli da Bergamo, il
Magazzino da Roma e
Continua da San Gimignano. Fra i cadetti – fiere cosidette satellite – ecco per la quarta edizione
Volta, che annuncia diversi progetti e eventi a latere, compreso il ritorno di
Outdoor | Sculpture Projects. Le gallerie partecipanti sono una settantina, con operatori noti anche al grande pubblico come i newyorkesi Spencer Brownstone e Newman Popiashvili, il messicano Enrique Guerrero, Kavi Gupta (Chicago/Lipsia), Nara Roesler (Sao Paulo – Brazil), Jiri Svestka (Praga), con la sola presenta italiana di
Prometeogallery di Ida Pisani. È solo al secondo anno invece la multilocata
Scope, che quest’anno si trasformerà in una vera e propria enclave italiana in terra svizzera. Sulle circa ottanta totali, sono infatti ben undici le gallerie nostrane, prevalentemente giovani o comunque rivolte alla ricerca, dalle solite milanesi
Primo Marella,
Project B,
Riccardo Crespi,
The Flat – Massimo Carasi,
Amt Alberto Matteo Torri, alla fiorentina
Biagiotti Progetto Arte, a
Bonelli (Mantova-Los Angeles),
Byblos Art Gallery (Verona),
Fabio Paris (Brescia),
Gagliardi Art System (Torino), fino a
Warehouse da San Nicolo, Teramo. Edizione numero dodici invece per
Liste, ormai il decano dei satelliti, che a sua volta va forte fra le schiere nostrane, accogliendo le milanesi
Klerkx,
Francesca Kaufmann e
Francesca Minini, le napoletane
Fonti e
Raucci/Santamaria, la romana
Monitor. Nuova arrivata la fiera
Solo Project 2008, scelta dalla romano-fiorentina
BrancoliniGrimaldi, con un progetto di
Massimo Vitali, mentre quest’anno nessun italiano presenzia il fronte di Balelatina.
link correlati
www.artbasel.comwww.voltashow.comwww.scopebasel.comwww.liste.chwww.the-solo-project.com[exibart]