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Come per Ferroni, anche questa mostra, dedicata agli esordi pittorici di Franco Sarnari (Roma, 1933), si propone di portare all'attenzione del pubblico la prima produzione di un artista che, in questo caso, a Roma muove i suoi passi inaugurali, proponendo da subito una pittura che ha guadagnato ben presto una cifra personalissima

Nei quattro mesi di esposizione ha totalizzato oltre 234 mila visitatori tra Roma, Milano e Firenze
Dal 16 dicembre 98 al 24 gen 99 il capolavoro di Leonardo è stato visitato a Firenze da 103.384 persone (il 41,4% dei quali su prenotazione) per un incasso di oltre 842 milioni

Il codice Atlantico: dodici volumi per complessivi 1119 fogli comprendenti 1750 carte e disegni relativi all'attività di Leonardo da Vinci.
"Il mostruoso eclettismo trascina Leonardo in mille direzioni diverse, e il desiderio di dar corso a ogni idea che gli frulla nella mente spesso ha il sopravvento sulla concreta attuazione della medesima"

120 opere dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma all'Accademia Carrara di Bergamo, Galleria dArte Moderna e Contemporanea

La prima personale in Italia di Mieke Groot (1949 Alkmaar, Olanda) che vive e lavora a Amsterdam.
Le 20 opere presentate in mostra sono pezzi unici, forme geometriche come sfere, cilindri, coni, elementi organici e naturalisti

In tutti i dipinti è rappresentata la vita degli autori, gli indios quichuas, che vivono sulle Ande ecuadoriane nella zona di Tigua, in villaggi tra i 3.800 e i 4.200 metri sul livello del mare, in quella fascia altitudinale ancora ricca di campi e coltivazioni che precede le praterie d'alta quota e le nevi perenni.

Periodo di profondo rapporto con l'Italia questo per l'artista. Nelle opere si legge il dramma della guerra

Le meraviglie esposte sono i 13 disegni di Leonardo posseduti dalla Biblioteca, fra cui emergono l'Autoritratto a sanguigna (uno dei disegni più conosciuti della storia dell'arte, acquistato da Carlo Alberto di Savoia intorno al 1840)

il Volto di fanciulla, studio per l'Angelo della “Vergine delle Rocce” (per alcuni “il disegno più bello del mondo”, custodito al Louvre); il codice “Sul volo degli uccelli”, in cui, con la tipica scrittura a specchio, l'artista annotò appunti, osservazioni, schizzi a penna e sanguigna sul movimento degli uccelli ed abbozzò le prime teorie sulla possibilità, per l'uomo, di progettare una macchina in grado di volare

Camminare su un'opera d'arte, sentirsi da essa avvolti e attori compartecipanti: ecco cosa si prova visitando la mostra “Christo & JeanneClaude. Early Works 19591969 and Works in Progress” organizzata dalla Fondazione Palazzo Bricherasio e dalla Provincia di Torino