“Non ripristiniamo i compartimenti solo per signore”
Sesso, politically correct, provenienza sociale, gender e altri "extra": su cosa si basa il riconoscimento di un artista se questi sono i valori in gioco per entrate al museo?
MUJI to-go: e anche nelle zone impervie del Giappone arriva il...
Se la montagna non va al business, il business va alla montagna: ecco l'idea della catena giapponese MUJI, e del suo servizio di vendita porta-a-porta
Svelato il mistero dei pesci oceanici dalla pelle ultra-nera, anzi, Vantablack
Un team di scienziati ha scoperto 16 specie di pesci delle profondità oceaniche con il corpo "Vantablack", in grado di assorbire totalmente la luce e diventare invisibili
Dalle biblioteche ai musei. Ferragosto in una Milano che si prepara...
Milano silente, ma qualcosa si muove! Dagli ingressi gratis a Brera ai restilyng delle biblioteche, passando per il Museo del Novecento che annuncia il suo decennale, la città guarda avanti
Il molo di Adriano a San Cataldo, Lecce, deturpato da una...
Il molo di Adriano sorge su una spiaggia libera. Dopo giorni, mesi e anni in cui perfino la parte antica è stata disseminata di ogni tipo di rifiuti, ora qualcuno è arrivato a vandalizzare la sua costruzione più recente
Senza santi né eroi, perché non istituire il battesimo culturale?
La parola battesimo evoca “immersione”. Ma se i genitori non vogliono l’acqua benedetta, perché non immergere i neonati nella storia e nella bellezza? Una riflessione tra il serio e il faceto nei giorni delle vacanze
I vincitori del Turner Prize per una raccolta fondi artistica a...
I quattro vincitori del Turner Prize 2019 e altri artisti, per una raccolta fondi a favore della comunità culturale di Beirut, gravemente colpita dall’esplosione del 4 agosto
Spume bianche, grigie e porpora. I fatti di Beirut secondo Flavio...
Flavio Favelli rilegge l'esplosione a Beirut, tra il recente lancio di Falcon 9 da parte di SpaceX, le vicende storiche Hiroshima e la situazione geopolitica libanese
L’esplosione a Beirut: iconografia dell’orrore
Che cosa ci insegna l'esplosione avvenuta ieri a Beirut sul modo contemporaneo in cui vengono diffuse le immagini e sulla spettacolarizzazione degli eventi drammatici? Una riflessione