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The Last Supper di Damien Hirst è un ciclo di tredici serigrafie dedicato all'Ultima Cena, uno dei temi più cari alla tradizione artistica Occidentale, e un omaggio ideale al Cenacolo di Leonardo da Vinci, nel vicino refettorio di Santa Maria delle Grazie. L'artista inglese - uno tra
i più noti della generazione affermatasi negli ultimi anni Ottanta - affronta questo tema in modo originale, dandone un'interpretazione dissacratoria e ironica al tempo stesso. Ogni elemento di sacralità è bandito, così come qualsiasi riferimento alla storia e alla tradizione:
l'artista ci offre delle vivande quotidiane in pillole, confezionate come fossero medicinali.

Dopo anni di lavori e l’uscita di un volume di studi curato da Laura Rossi Mattioli, è finalmente accessibile una delle massime glorie del Rinascimento lombardo, la splendida cappella eretta da Pigello Portinari, direttore a Milano del Banco Mediceo, nella sacrestia della chiesa domenicana di Sant’Eustorgio. Sono di nuovo visibili, dopo gli interventi di restauro condotti da Giovanni Rossi, i famosi affreschi di Vincenzo Foppa con le storie di San Pietro Martire e l’arca marmorea dello scultore pisano Giovanni di Balduccio

A un anno dalla sua inaugurazione lo Spazio Oberdan continua la sua attività espositiva presentando al pubblico milanese la rinomata collezione, proveniente dal Musée des Arts Décoratifs et de la mode di Parigi, conosciuta come "I Dubuffet di Dubuffet", che evidenzia le tappe più significative del percorso creativo di uno fra i maggiori artisti del nostro tempo

Nei quadri di Flavio Costantini si avverte come il rapporto arte-letteratura sia fondamentale. Più di cento opere alla Triennale di Milano seguono il percorso dell’artista romano dalla serie delle Tauromachie (olio su tela) degli anni cinquanta, fino al fondamentale ciclo degli Anarchici e alle rappresentazioni sulla fine degli zar

La Comit inaugura i nuovi locali di Palazzo Brentani, in via Manzoni, con l’esposizione di un’antologia di 46 opere scelte fra quelle della sua ricchissima (più di settecento pezzi) collezione di arte antica e moderna. Una scelta non casuale che mira a sottolineare gli aspetti meno noti
della collezione d’arte dell’Istituto e a portare il visitatore verso un incontro decisamente particolare con opere singolari, lontane dai nomi che solitamente popolano le mostre

Inspiegabilmente passata sotto silenzio, senza che gli stessi organizzatori ne diffondessero alcuna notizia, né sul Web né sulla stampa, si sta svolgendo a Mantova una mostra che rende omaggio alla storia di una delle più grandi e influenti manifestazioni espositive periodiche del ‘900: il Premio Lissone. Nell’ambito della grande stagione dei premi per l’arte contemporanea, dal dopoguerra fino alla fine degli anni ’60, quelli di Lissone e Suzzara furono probabilmente tra quelli che maggiormente seppero attrarre sull’arte e la critica italiana l’interesse internazionale

La Triennale e il MUBA, Museo dei Bambini, presentano "Segni", una mostra interattiva che ci conduce alla scoperta dei segni che l'uomo ha inventato come alternativa al linguaggio verbale. Una mostra tanto originale quanto interessante, dove i protagonisti principali sono i bambini e il loro bisogno di crescere!

La mostra “La macchina pulsante. Suoni e visioni di un’arte in trasformazione. Musicisti ed artisti a confronto”, che si svolge presso Palazzo Bonoris a Brescia dal 2 all’11 giugno nell’ambito della terza edizione del Brescia Music Art Festival (www.bresciamusicart.com), nasce dall’amicizia tra Omar Pedrini, leader del gruppo musicale Timoria, e Fabiola Naldi, critica d’arte contemporanea militante tra le pagine della rivista Flash Art e il Dams bolognese

La Sala della Passione della Pinacoteca di Brera ospita una significativa scelta di disegni provenienti dal Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso a Genova finora mai esposti al pubblico nel loro complesso. Per l'occasione una serie di dipinti dei più noti pittori genovesi, attualmente conservati nei depositi della Pinacoteca, documentano l'evoluzione della cultura artistica fiorita a Genova tra la seconda metà del Cinquecento e il primo Settecento