Roberta Valtorta/L’intervista | L’archivio | delle metamorfosi urbane
Dieci anni di mostre, progetti partecipativi e soprattutto la costituzione di un patrimonio fotografico e librario unico in Italia. Il MuFoco (acronimo non felicissimo di Museo di Fotografia Contemporanea) di Cinisello Balsamo compie dieci anni e si festeggia con una mostra alla Triennale di Milano (fino al 24 agosto). Roberta Valtorta, che lo dirige con tenacia dalla sua nascita, ce lo racconta in questa intervista
Stampone, tra il pittore di corte | e la fotocopiatrice...
I Ritratti bic data blue che Giuseppe Stampone presenta alla GAMeC di Bergamo hanno per oggetto cento artistar. Ma non sono semplici disegni di volti. Sono opere che si pongono esse stesse come elementi di realtà, almeno secondo il critico che qui ce ne parla. Non rappresentano nulla, come anche i video e le “cartoline-saluti” che Stampone ha inviato dall’Aquila e da Castel Romano, ma creano qualcosa. Perché l’opera è un atto performativo
Lorcan O’Neill/L’intervista | Io, la mia idea di galleria ...
In 11 anni, Lorcan O’Neill non ha cambiato idea. “Volevo e voglio una galleria che può esistere solo a Roma”. Non un White Cube, quindi, ma uno spazio storico. E quello che ha aperto ieri è bellissimo. Anche se lavorare nella Capitale è dura, dai provvedimenti del governo fino a quelli del sindaco. Non da scoraggiare nuovi investimenti, però. E il sogno di far conoscere i bravi artisti italiani all’estero. Non da morti, ma da vivi!
L’Intervista/Margherita Moscardini e Jo Thomas | Contemporary Agorà
Riaprire un edificio chiuso, senza farvi entrare pubblico. Un paradosso aggirato, in occasione della sesta edizione di Contemporary Locus. Che riporta a Bergamo lo spazio dell’Ex Chiesa di San Rocco, aperto 24 ore al giorno, fino alla fine di luglio. Margherita Moscardini e Jo Thomas ci raccontano la genesi di una nuova “piazza” cittadina, dove “genius loci” non fa rima con “polvere”
L’intervista/ Abhishek Basu | Da Roma verso il mondo...
Il 5 giugno, presso lo Spazio Cerere a Roma, si è inaugurata “Incidents of Phenomena”. Mostra che ha riunito dieci artisti provenienti da India (Atul Bhalla, GR Iranna, Gigi Scaria, Sachin George Sebastian), Myanmar (Phyu Mon, Zaw Win Pe) ed Italia (Pietro Ruffo, Michela De Mattei, Giorgio Orbi, Elisa Strinna). Il tema? Il rapporto tra natura e ambiente urbano. Ma c’è anche molto altro. Scopritelo in questa intervista
L’Intervista/Xing Danwen | Io e la mia vita in transito ...
Nata durante la rivoluzione culturale, ha vissuto in prima persona la trasformazione della Cina. Usa il suo corpo come metafora delle pressioni a cui l’individuo è sottoposto quotidianamente. Perché – afferma – «se come artista non posso cambiare nulla, posso però stimolare le coscienze ponendo delle domande». L’abbiamo incontrata in occasione della sua prima personale in Italia
L’intervista/Bruno Corà | Come fare un nuovo museo. Privato e...
La collezione del Camusac, iniziata venti anni fa dalla famiglia Longo, inizialmente era esclusivamente di scultura. Poi si è arricchita di altre opere, fino a diventare una raccolta da museo. Ma che mantiene i suoi tratti di originalità. Non solo il segno personale, ma anche nella scelta degli spazi ex industriali di proprietà della famiglia. Ci racconta tutto il curatore Bruno Corà
L’intervista/ Francesca Molteni | Il progetto visto da dentro
In tempi di sbornia architettonica e di fundamentals, ha fatto la sua comparsa anche l’altra metà del cielo: case, usi e costumi degli architetti. Là dove vive, insomma, chi le case (e non solo) le costruisce per gli altri. Francesca Molteni racconta ad Exibart questa esperienza. Ragionando anche sul passato (che giustamente non passa) dell’architettura
Il futuro del MACRO? Cercatelo negli studi
Manca il direttore, manca lo staff, ma nonostante tutto il MACRO non molla. Oggi aprono tre nuove mostre, tra cui quella dei quattro artisti residenti negli studi del museo: Castelli, Cvijanović, Franceschini e Romão. Hanno accettato di mettersi “a nudo” per noi, e di raccontare la loro esperienza in un’istituzione che, vista da qui, non appare in fin di vita. E che anzi sembra il palcoscenico perfetto per un’importante attività: lavorare!