Popsophia
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Politica e opinioni

Il Sottosegreario Lucia Borgonzoni ha incontrato i partner istituzionali e gli operatori dell’industria culturale e creativa italiana, per un confronto sulle misure introdotte dalla Legge sul Made in Italy
Contro l’integralismo “laico”

Contro l’integralismo “laico”

Ospitiamo quest’intervento sul massacro di Charlie Hebdo, pur non condividendo appieno le opinioni espresse. Convinti però che queste aiutino a riflettere in maniera non dogmatica
La dittatura dell’evento

La dittatura dell’evento

Dall'Era dell'Accesso siamo passati all'Epoca dell'Evento. Tra musei debordanti e progetti curatoriali dove le arti si fondono. Scompaiono addirittura. Ma il nostro sguardo sarebbe...
A Londra, capitale del mercato dell’arte

A Londra, capitale del mercato dell’arte

L’apertura nella metropoli inglese di gallerie europee e d’Oltreoceano offre una lente per osservare i nuovi flussi commerciali. E conferma che la città è una gran signora dell’arte!
Una bellissima creatura postmoderna

Una bellissima creatura postmoderna

Potrebbe essere il sottotitolo della mostra che si è aperta ieri al MAXXI, ma potrebbe funzionare anche per il museo. Tutti e due fanno discutere. Cominciamo a farlo
MiBACT delle mie brame

MiBACT delle mie brame

Le promesse facili di Bruxelles e una proposta concreta ma fumosa per la tutela dei Beni Culturali. In mezzo? L’arringa dei sindacati, che almeno su un punto paiono vederci giusto
Che significa essere italiani oggi?

Che significa essere italiani oggi?

Forse per capire chi siamo veramente ha più senso partire dalla consapevolezza del fallimento, piuttosto che dal “codice Italia” evocato da Vincenzo Trione
Italians. Noi e la nostra arte all’estero

Italians. Noi e la nostra arte all’estero

Tra pubblico e privati, l’arte italiana si mette in mostra a Bruxelles. Un buon test per osservare come veniamo visti. Ma soprattutto come ci presentiamo
Padiglione Italia,  | che strazio!

Padiglione Italia, | che strazio!

Perché non riusciamo a nominare il nostro curatore alla Biennale? Perché non si fa una gara di progetti? E si è riflettuto sul danno il ritardo provoca al curatore e agli artisti? [A.P.]
Parigi, oh bigotta

Parigi, oh bigotta

La vandalizzazione dell’opera di Paul McCarthy è un fulmine nel ciel sereno di Place Vendôme. Perché, prima dell’artista americano, già vi erano intervenuti il giapponese Kawamata e il catalano Plensa. Per non parlare di Napoleone. E allora? Parigi non è Londra, evidentemente. Dove ogni anno davanti la National Gallery un artista realizza un’opera. Magari contestata, come è stato per Marc Quinn, ma non aggredita. Ma McCarthy si è già preso una rivincita

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