LUMIÈRE
di gianni romano
Nell’epoca in cui i telegiornali sembrano opere di fiction virate da YouTube, il cinema sembra farsi carico anche di quella narrazione del sociale che ci si aspetterebbe da altre fonti. Forse è un caso, ma forse no, dato che l’Iran, questo Paese “cerniera tra mondo arabo e mondo asiatico” (Luigi Petrillo), tra Ayatollah e Ahmadinejad, è spesso alla ribalta della cronaca...
Nell’epoca in cui i telegiornali sembrano opere di fiction virate da YouTube, il cinema sembra farsi carico anche di quella narrazione del sociale che ci si aspetterebbe da altre fonti. Forse è un caso, ma forse no, dato che l’Iran, questo Paese “cerniera tra mondo arabo e mondo asiatico” (Luigi Petrillo), tra Ayatollah e Ahmadinejad, è spesso alla ribalta della cronaca...
BAIRES. FERVORE, FALLIMENTO E FORZA
di luca arnaudo
Con il fallimento dei Tango Bond, l’Argentina ha vissuto gli spasmi della crisi finanziaria ed economica con qualche anno d’anticipo. E se farà bene a noi come ha fatto bene a lei - culturalmente parlando, s’intende - non dobbiamo star troppo a preoccuparci del nostro futuro. Perché una volta superata l’emergenza contingente, il paese “italiano” del Sudamerica ha imbastito una reazione tutta arte, teatro e intelletto. Proviamo a vedere che aria si respira oggi a Buenos Aires...
Con il fallimento dei Tango Bond, l’Argentina ha vissuto gli spasmi della crisi finanziaria ed economica con qualche anno d’anticipo. E se farà bene a noi come ha fatto bene a lei - culturalmente parlando, s’intende - non dobbiamo star troppo a preoccuparci del nostro futuro. Perché una volta superata l’emergenza contingente, il paese “italiano” del Sudamerica ha imbastito una reazione tutta arte, teatro e intelletto. Proviamo a vedere che aria si respira oggi a Buenos Aires...
ALCATRAZ
di alessandro riva
C'è un fenomeno relativamente nuovo che ben rappresenta la crisi non solo di un mestiere - quello del critico d'arte - ma anche in fondo di tutto quell'idiota chiacchiericcio in cui s'è trasformato il cuore stesso del dibattito artistico. Questo fenomeno è quello dei cosiddetti forum, o dei commenti, che circolano intorno all'arte, sulle riviste online e nei blog...
C'è un fenomeno relativamente nuovo che ben rappresenta la crisi non solo di un mestiere - quello del critico d'arte - ma anche in fondo di tutto quell'idiota chiacchiericcio in cui s'è trasformato il cuore stesso del dibattito artistico. Questo fenomeno è quello dei cosiddetti forum, o dei commenti, che circolano intorno all'arte, sulle riviste online e nei blog...
VITE PARALLELE
Omologo veneziano. Snapshot dall’ultima Biennale di Architettura, sempre più simile a quella d’Arte (e viceversa). Un male? Un bene? Piuttosto, un dato di fatto che sollecita una riflessione. Se solo non incalzasse il dilemma: “Ma dove e quando l’ho già visto?”...
ERGO SUM
di marcello faletra
“L’arte è la più vigliacca delle alternative. Se riuscissimo a impegnarci con la gente come ci impegniamo nell’arte avremmo una vita molto più piena, brillante... La vita significa vivere, non fare un cazzo di arte qualsiasi”, afferma in un’intervista Damien Hirst. Senza peli sulla lingua, Hirst centra il problema. Mettendo in gioco il suo mestiere d’artista, confessa la vanità dell’arte di fronte alle contraddizioni sociali...
“L’arte è la più vigliacca delle alternative. Se riuscissimo a impegnarci con la gente come ci impegniamo nell’arte avremmo una vita molto più piena, brillante... La vita significa vivere, non fare un cazzo di arte qualsiasi”, afferma in un’intervista Damien Hirst. Senza peli sulla lingua, Hirst centra il problema. Mettendo in gioco il suo mestiere d’artista, confessa la vanità dell’arte di fronte alle contraddizioni sociali...
AUTOREFERENZIALITÀ, ADIEU
di christian caliandro
Ma se è “scandaloso” un attempato Paul McCarthy nel 2010, cos’erano allora La Dolce Vita nel ’60 o la Merda d’artista nel ’61? L’autoreferenzialità che ci avviluppa delinea, descrive e definisce una generazione che è incapace anche di costruire qualcosa che valga la pena di essere svenduto...
Ma se è “scandaloso” un attempato Paul McCarthy nel 2010, cos’erano allora La Dolce Vita nel ’60 o la Merda d’artista nel ’61? L’autoreferenzialità che ci avviluppa delinea, descrive e definisce una generazione che è incapace anche di costruire qualcosa che valga la pena di essere svenduto...
IL BASTONE E LA CAROTA
“Reti europee di ‘sedicenti’ artisti di strada”, writer adulti e laureati che “non sono affatto degli emarginati sociali”, nuove iniziative per controllare il fenomeno dei graffiti e collaborazioni con “la parte più 'artistica' di questi deturpatori [per orientarli] verso obiettivi murari circoscritti che non colpiscono il decoro urbano”. In queste ultime settimane estive, Gianni Alemanno detta le nuove linee-guida delle politiche del Comune di Roma sulla street art...
N’EST PAS
di cristiano seganfreddo
C’è una piccola cittadina in Svizzera che si chiama Tramelan, è nel cantone di Berna. Il paese alla fine degli anni ‘80 visse una grave crisi economica a causa della chiusura dell’industria dell’orologeria, che era cresciuta per tutto il Novecento. E così si diffusero disoccupazione e difficoltà sociali, anche perché Tramelan non ha nulla di particolare...
C’è una piccola cittadina in Svizzera che si chiama Tramelan, è nel cantone di Berna. Il paese alla fine degli anni ‘80 visse una grave crisi economica a causa della chiusura dell’industria dell’orologeria, che era cresciuta per tutto il Novecento. E così si diffusero disoccupazione e difficoltà sociali, anche perché Tramelan non ha nulla di particolare...
MAXXI, OH CARO
Ne abbiamo parlato forse mille volte nel corso dell'ultimo anno, e quasi sempre bene. D'altronde stava nascendo il più importante museo del Paese. Che avrà senz'altro le spalle sufficientemente larghe per sopportare qualche critica come questa che ospitiamo. Nerbo gestionale non a punto, progetto culturale tutt'altro che palese, scelte troppo “politiche” per le mostre inaugurali. Così la pensa Luigi Prestinenza Puglisi, tra i più lucidi critici d'architettura del nostro Paese...