El Lissitzky e la nostalgia della rivoluzione
Il Mart affronta la produzione artistica dell’Est Europa cominciando col mettere fuoco EL di cui racconta due tratti poco noti: l’influenza che le fiabe yddish hanno avuto sul suo immaginario e l’essere stato convinto propagandista di Stalin. Fatto che nulla toglie alla sua figura di artista raffinato, radicalmente sperimentatore e utopista. Ma soprattutto grandissimo, specie nella concezione dello spazio
La Cosmogonia meccanica di Gianni Piacentino
Artista fuori dal coro, ma sempre coerente. Non etichettabile: né poverista né minimal, sebbene coevo, a volte precursore di alcune ricerche americane. Gianni Piacentino arriva a Roma, ora alla fondazione Giuliani e prossimamente alla galleria Giacomo Guidi. E cattura lo sguardo. Esattamente come cinquanta anni fa. Quando, giovanissimo, ha iniziato a farsi largo nel mondo dell’arte
La Genesi di un grande viaggio fotografico
Arriva alla Casa Tre Oci di Venezia la densa, catturante mostra di Sebastião Salgado. Dove l’iniziale indagine sulle condizioni di produzione di civiltà si sposta sulla realtà dell'esistenza dell'ambiente urbano. E dove, tra tante suggestioni e qualche ambiguità, emerge che noi siamo simili a chi vive nelle foreste. Altrettanto fragili, altrettanto esposti. E altrettanto opaca è la natura e le forze millenarie della vita che l'hanno costituita
Giacometti, il gigante che si è perso
Alla Galleria Borghese si è aperta un’importante mostra dedicata all’artista svizzero. Le cui figure, a confronto con Bernini e Canova, denunciano l’impossibilità della scultura del Novecento ad essere monumentale. A consegnarsi allo sguardo è la fragilità di un’arte che, pur tendendo all’alto, si è smaterializzata. Ma è anche da qui che si comprende meglio l’arte del passato. Obiettivo dell’ingresso della modernità nello scrigno creato da Scipione Borghese
Pisani eroico/antieroico
Al MADRE di Napoli è in corso una retrospettiva dell’artista scomparso nel 2011. Un’occasione per rivedere un vastissimo corpus di opere e il denso, spesso tormentato, percorso intrapreso. Che lo porta da alcuni primi lavori concettuali e ben governati agli ultimi in cui emerge il dramma di una vita d’artista al limite. Una mostra non facile, ma coraggiosa. Che satura lo sguardo
Fiera si, fiera no. Bologna al consuntivo
Chiude oggi Arte fiera 2014. Con l'aiuto dei galleristi, facciamo il punto della situazione. Scoprendo che se la vetrina bolognese sembra tenere, restano alcune ombre: il “castigo” di certi settori, per esempio, come i “giovani” e la “fotografia”. E forse anche il progetto degli “Old Masters”, un po' lontano dall'identità di una manifestazione che, nonostante tutto, ha visto un bagno di folla senza precedenti
Quell’insostenibile leggerezza del ritratto
Colore, colore e ancora colore. Impiegando esclusivamente questo fondamentale ingrediente pittorico, con la sua personale a Villa Croce l'americana Jackie Saccoccio si è prefissata di reinterpretare il linguaggio istituzionale del ritratto. Con risultati che, al di là del loro valore oggettivo, si portano dietro una domanda spinosa: qual è il confine tra astrazione informale e simulazione? -
Non solo di piombo ma anche d’oro, quegli anni ‘70
Per calarsi nell’atmosfera di quegli anni e capire come le opere della mostra Anni 70. Arte a Roma, siano così significative, nella Sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni, sono proiettati 38 pellicole di quel discusso decennio. La rassegna “CINE70 dieci anni di cinema italiano” ripropone una selezione dei migliori film dell’epoca. Politicamente impegnati, gialli, commedie e racconti civili. Un modo per riportare in un museo lo spirito acceso dei ’70
“Fissare un attimo | e farlo diventare testimonianza è omicidio”
Così parlò Gianfranco Chiavacci, fotografo molto sui generis. Che partendo da una sperimentazione del codice binario è arrivato a Duchamp e all’arte astratta. Un personaggio da riscoprire. Come invita a fare la mostra in corso a Palazzo Fabroni di Pistoia (fino al 9 febbraio 2014). Che ci racconta il figlio Carlo