MUSE Trento
MUSE Trento
Premio Vienna
Premio Vienna

Progetti e iniziative

Alberto Timossi, Anelo1997, Miscele d’Aria Factory, Daniele Rielli e Sergio Camin: con loro e le loro opere, inaugura oggi la 16^ edizione di RespirArt, la manifestazione internazionale d’arte ambientale fondata nel 2011 da Beatrice Calamari e Marco Nones
Tu chiamale se vuoi emozioni. Ma molto luminose

Tu chiamale se vuoi emozioni. Ma molto luminose

Nell’Arte Ambientale americana la luce è un medium creativo e ancella dell’architettura. Capace di visualizzare alterazioni percettive dello spazio attraverso tecnologie complesse, integrate con l’ambiente. A Villa Panza, di Varese, tornano Robert Irwin e James Turrell, già di casa nella dimora settecentesca, con nuove opere site specific che smaterializzano lo spazio. Ma materializzano architetture emotive
Dalla Sardegna con determinazione/2

Dalla Sardegna con determinazione/2

Vi proponiamo oggi la seconda e ultima parte del diario di Eleonora Di Marino, giovane artista sarda che, come ricorderete, con la collaborazione di Wilson Project Space di Sassari qualche tempo fa ha portato in città una vera e propria esperienza di Public Art. I protagonisti? Ovviamente la città e la cittadinanza, alle prese con uno spazio lasciato completamente libero da vincoli. Ecco com'è andata a finire
Quanto è bella la residenza condivisa

Quanto è bella la residenza condivisa

All’ultimo ciclo di residenze di via Farini, che si è concluso a dicembre scorso, hanno partecipato otto ragazzi. Ma la novità non è tanto la non presenza femminile in un modo, quello dell’arte, sempre più rosa. Quanto le modalità con cui hanno lavorato. Producendo parecchio e divertendosi ancora di più. Ce lo racconta un’insider che con gli “otto ragazzi” ha passato parecchio tempo
Se l’artista va in Sardegna. Residenza o turismo culturale? |

Se l’artista va in Sardegna. Residenza o turismo culturale? |

La residenza significa produzione culturale o si riduce a occasione di networking e di vacanza? La questione diventa più problematica quando la destinazione è la Sardegna, isola legata al mare e all’idea dello svago. Ecco il racconto delle residenze che hanno interessato il territorio sardo nei primi mesi autunnali, quella delle Ville Matte, a cadenza annuale, e quella di Mangiabarche, che opera con continuità da un anno
Roma e gli anni ’70 raccontati dall’arte

Roma e gli anni ’70 raccontati dall’arte

È stato un decennio tragico e vivissimo. Ricco di voglia di azzardare. Che ha visto la nascita di opere memorabili e di artisti che tuttora sono studiati dai giovani. Così come i critici e i curatori che, accanto a loro, spesso hanno inventato un nuovo modo di fare l’arte. Tutto questo ora è raccontato in una luminosa mostra in un museo romano. Paradossalmente proprio il luogo che quel decennio ha criticato
Taking Careof # atto primo

Taking Careof # atto primo

Dopo 26 anni, l’istituzione meno glamour che ci sia a Milano, s’interroga sul suo futuro. Senza piagnistei, ma determinati a ricominciare. Con un gruppo parzialmente rinnovato e la consapevolezza che quello che succede a Careof è significativo nel panorama culturale del nostro Paese. Perché non si tratta di una poltrona in più, ma di rispondere alla domanda: siamo ancora indispensabili? Ecco un po' di storia e di bilanci di Careof
Happy birthday Mister Perrotin

Happy birthday Mister Perrotin

Nei bellissimi spazi del Tripostal di Lille in questi mesi è in scena un po' di storia e un po' di sistema dell'arte. La festa è per le nozze d'argento di Emmanuel Perrotin con la sua attività di gallerista. Tre piani dove si consumano gli anni '90 e il primo decennio del 2000, con i loro abbagli affastellati in grandi sale. E il respiro di opere bellissime che invece superano la prova del breve termine
A un passo dall’essere

A un passo dall’essere

Meglio forse dire “essere non essere”, come titola Giulio Paolini la sua mostra al Macro. Dove le opere riempiono lo spazio con assoluto distacco. Mettendo in scena, con quella sospensione che solo l’artista torinese è in grado di realizzare, l’illusorietà dell’esistenza. Compresa la propria e di chi guarda l’opera. In un eterno gioco di rimandi, dove il disegno si conferma l’elemento intellettuale e primario del lavoro
Il magico, salvifico mondo di Pierre Huyghe

Il magico, salvifico mondo di Pierre Huyghe

L'ecosistema di Pierre Huyghe è presentato attraverso una cinquantina di progetti al Centre Pompidou. Dove l’idea dell’arte e della mostra cambiano radicalmente. La prima è data soprattutto da materia vivente di cui esplorare fragilità e potenzialità. E la seconda si realizza come intenzione di esporre il pubblico a qualcosa, piuttosto che l’opera a qualcuno. Così lo spazio del museo diventa altro. E noi con lui

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