Popsophia
Popsophia

Progetti e iniziative

Alberto Timossi, Anelo1997, Miscele d’Aria Factory, Daniele Rielli e Sergio Camin: con loro e le loro opere, inaugura oggi la 16^ edizione di RespirArt, la manifestazione internazionale d’arte ambientale fondata nel 2011 da Beatrice Calamari e Marco Nones
Il territorio di preoccupazione di Antoni Muntadas |

Il territorio di preoccupazione di Antoni Muntadas |

Al Jeu de Paume Muntadas mette in scena il suo mondo tra pensiero e azione che incrocia arte, scienze sociali e sistemi di comunicazioni. Dove il potere, lo spazio e linguaggi che vanno dal video all'architettura sono affrontati con progetti artistici pluriennali. Il pubblico è chiamato a sintonizzarsi con il suo lavoro attraverso l'ascolto, la lettura, la vista. Ma soprattutto la coscienza. E con un elemento che ne unifica l'esperienza: la paura
Digital life, ovvero tecnologia carnale

Digital life, ovvero tecnologia carnale

Arte visuale e nuovi media, la terza edizione di Digital Life, articolata in tre spazi diversi, fa il punto su una scena contemporanea che ridiscute spazi espositivi e processi comunicativi. Attraverso il video, la performance, il teatro, la musica. E non basta, l'arte digitale rielabora confini ormai obsoleti per una riflessione che dai temi postmoderni si apre a possibilità di senso da esplorare. Spesso partendo dal corpo
Ritratto in studio e foto glamour, i due estremi della fotografia ivoriana

Ritratto in studio e foto glamour, i due estremi della fotografia...

Molti fotografi africani sono diventati delle star, anche del mercato. Stavolta però vi proponiamo un viaggio inedito, alla scoperta della fotografia meno conosciuta made in Costa d'Avorio. Con Clic Clac Baby e Paul Sika, due storie diversissime, uno tutto bianco e nero, l'altro in tecnicolor. Ma tutte e due parecchio intriganti. Sullo sfondo degli odori e colori della africanicanissima Abidjan
Kentridge, il tempo è mio e lo decido io

Kentridge, il tempo è mio e lo decido io

Il MAXXI ospita la personalissima visione del tempo dell'artista sudafricano. Un'idea che lo riformula da rettilineo a continuum circolare, liberando la fantasia e il pensiero da una costrizione univoca. E permettendo a Kentridge di attraversare con leggerezza linguaggi diversi. Dove anche la negazione di una cancellatura o di una moviola che torna indietro possono aprire soluzioni impreviste
L’inganno dell’occhio e della macchina fotografica

L’inganno dell’occhio e della macchina fotografica

Alla prima personale in Italia, l'artista belga David Claerbout mette in scena il disvelamento dei meccanismi della percezione visiva. E, attraverso fotografia e video, indaga gli automatismi con cui interpretiamo questi linguaggi. Compito impegnativo, che lui svolge con quella minuziosa cura dei dettagli che ricordano la precisione dell'arte fiamminga. E con l'aiuto del sofisticato allestimento di Pedro Sousa
Delle catastrofi e delle ricostruzioni. Secondo Cyprien Gaillard

Delle catastrofi e delle ricostruzioni. Secondo Cyprien Gaillard

Quando l'arte entra in una caserma militare, allora i civili si mettono sull'attenti insieme ai soldati. E in silenzio assistono alla parata della storia edificata sulle distruzioni attraverso immagini e suoni che trascrivono "Rivelazioni e Rovine". Costruzioni e catastrofi di un paesaggio apocalittico in cui si alternano esplosioni e silenzi, devastazione e contemplazione ripercorsi dall'artista francese
Con la cultura si mangia. Benino

Con la cultura si mangia. Benino

A dirlo è Luca Borzani, Presidente della Fondazione Palazzo Ducale di Genova, luogo che ospita un'intensa antologica di Steve McCurry, il fotografo americano vincitore di quattro World Press Photo, presentato nella città ligure in un percorso di duecento scatti. E a dimostrare che la cultura può essere redditizia, sono le cifre. Che danno ragione a una politica espositiva attenta all'eterogeneità del pubblico dell'arte
Se l’arte fa vroom vroom

Se l’arte fa vroom vroom

La GAM di Torino rende un grande omaggio a Salvatore Scarpitta. L'artista che ha lavorato al di là di schemi e modelli, ma anche al di fuori di ogni riferimento mimetico alla realtà. Costruendone, anzi, una. Dinamica, instabile, mutevole ma, al tempo stesso, dotata di una concretezza immediata. Che dalle tele estroflesse arriva alle auto da corsa. Perché, come ha affermato lui stesso, "vivere è guidare"
Rothko, questa volta il nero non inghiotte il rosso

Rothko, questa volta il nero non inghiotte il rosso

Red, la bella pièce teatrale ispirata a Mark Rothko, è tornata a teatro a Milano. Ma dall'inizio del 2013 riparte per un lungo tour che toccherà molte città italiane. Perché tanto successo? Perché Rothko è mito e leggenda dell'arte. Genio e depressione, come vuole l'idea romantica e dannata dell'artista. Pittura sublime e quotazioni stellari. E la sua luce enigmatica si riverbera ovunque. Anche a teatro

scopri ogni giorno le ultime notizie
nel mondo dell'arte, del cinema,
della moda e della cultura.
Inserisci la tua email e premi iscriviti.

la tua email
Iscrivendoti accetti la nostra informativa sulla privacy.
Si può annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.