Popsophia
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Progetti e iniziative

Alberto Timossi, Anelo1997, Miscele d’Aria Factory, Daniele Rielli e Sergio Camin: con loro e le loro opere, inaugura oggi la 16^ edizione di RespirArt, la manifestazione internazionale d’arte ambientale fondata nel 2011 da Beatrice Calamari e Marco Nones
L’intervista | High Line | un ponte sull’arte

L’intervista | High Line | un ponte sull’arte

Una vecchia ferrovia sopraelevata nel West Side di New York che serviva per i commerci dell’ormai celeberrimo Meatpacking District. Nel 1980 ci passa l’ultimo treno. Poi l’abbandono, una lobby di costruttori che vuole abbatterla e un progetto di riqualificazione sostenibile. Fino a che diventa la più bella passeggiata della Grande Mela, tra il Chelsea art district, le prossime sedi del Whitney e del Dia Center. Ci racconta tutto Cecilia Alemani [di Matteo Bergamini]
Il viaggio in Italia di Kaarina

Il viaggio in Italia di Kaarina

Si apre oggi, nella nuova sede della galleria romana z2o in via della Vetrina, la prima tappa delle tre mostre italiane di Kaarina Kaikkonen, artista atipica, lontana dalla mondanità, dolce e burbera insieme. Domani è la volta della Collezione Maramotti poi, il 14 aprile, al MAXXI. Tre installazioni dove abiti dismessi diventano sculture che disegnano un paesaggio di memoria e sentimenti. E trasformano lo spazio in una grande narrazione corale [di Paola Tognon]
L’intervista | La versione di Rossella

L’intervista | La versione di Rossella

Qual è il rapporto tra la monumentalità del passato e l'anti monumento di oggi? Il workshop “Mandato a memoria”, condotto da Rossella Biscotti con i giovani artisti dell'Accademia di Bergamo, riflette su questo nodo che segna lo spazio pubblico. Tra memoria e oblio, imprese eroiche e ribellismo. Per far emergere alla luce ciò che è rimosso e riportare la storia nel presente. Perché questa è la capacità destabilizzante dell'arte [di Paola Tognon]
L’arte può salvare la periferia

L’arte può salvare la periferia

Due artisti, l’algerino Mohamed Bourouissa e il tedesco Tobias Zielony, mettono in scena al MAXXI di Roma l’insensato squallore delle banlieues parigina e napoletana. Con fotografie e light box dove scorrono il fallimento delle utopie urbanistiche passate e la drammatica attualità di oggi. Architetture distorte e distoniche, tempi morti e troppa bruttezza. Rilette però dallo sguardo salvifico dell’arte. Perché solo questa può creare un’estetica possibile [di Paola Ugolini]
L’intervista/Claire Fontaine | Che cos’è il contemporaneo? Riciclare

L’intervista/Claire Fontaine | Che cos’è il contemporaneo? Riciclare

Il collettivo Claire Fontaine inaugura il nuovo corso del Museion di Bolzano. La mostra Macchinazioni propone video, sculture e altre opere che, attraverso prelievi e rielaborazioni “ready-made”, raccontano guasti italiani e del mondo globale. Senza inventare niente di nuovo, ma per glorificare l'istante qualunque. Oltre un'inutile soggettività e per "un'arte diventata un luogo per rifugiati politici" [di Paola Tognon]
Una residenza nel Golfo

Una residenza nel Golfo

La sesta edizione di Art Dubai rilancia e presenta un nuovo programma di artisti in residenza. L'obiettivo è mettere in relazione l'arte che si sta sviluppando negli Emirati Arabi con la realtà di chi ci vive, attraverso opere site-specific prodotte durante il soggiorno. Con un occhio all'economia della fiera e al dialogo con i Paesi che vi partecipano. Abbiano intervistato Antonia Carver, curatrice del progetto [di Elisa Decet]
Riciclare, costruire, fare. Quando l’architettura diventa un’arte

Riciclare, costruire, fare. Quando l’architettura diventa un’arte

Al MAXXI di Roma una mostra che rivela le infinite possibilità schiuse dal riutilizzo di vecchi materiali. Per costruire nuovi ambienti e case con un design sofisticato e sperimentale, dall’Europa all’Africa. Ma che mette in luce anche la capacità dell’architettura di farsi disciplina complessa e multiforme. Indicando allo stesso museo che la ospita un metodo nuovo di lavoro. Valido anche per l’arte [di Paola Tognon]
La scienza, che emozione!

La scienza, che emozione!

A Bologna la scienza va in piazza e dialoga con l'arte. Non attraverso immagini direttamente legate ad essa, ma con la fantasia che si attiva su percorsi sghembi e allusivi. Perché a volte gli artisti “fanno scienza” senza saperlo. E gli scienziati usano molto la parte destra del cervello. Poi c'è anche chi fa psicoterapia con un quadro. Per capire chi si è. Tra minerali, alberi e altre visioni
Giovane, matura arte italiana

Giovane, matura arte italiana

Sta crescendo una generazione di artisti che non ha nulla da invidiare ai suoi coetanei stranieri. E’ densa e attenta. Non si chiude in se stessa, ma guarda ad altri mondi: la musica, l’architettura, la vita organica e quella duramente sociale, la storia. E lo fa con uno sguardo poetico, ma deciso. Solo una cosa reclama: un più convinto sostegno da chi è preposto a darlo. Intanto c’è il MAXXI, con il suo Premio Italia [di Ludovico Pratesi]

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