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20
luglio 2017
Mercedes Azpilicueta
Centrale Fies
Mercedes Azpilicueta presenta Yuko & Justine, un lavoro che parte dalle citazioni di due frasi presenti nel libro The Words of Others dell’artista Argentino León Ferrari. La prima contiene le parole di Yuko Yamaguchi, sopravvissuto al bombardamento di Hiroshima e l’altra è tratta dal romanzo del Marchese De Sade, Justine ou les malheurs de la vertu, in cui si racconta la storia di una ragazza vittima di una serie di abusi. A questi spunti si uniscono le storie personali, i gesti, i suoni e i movimenti composti da interpreti locali, per formare uno script in cui la memoria soggettiva si apre allo spettatore.
di redazione
Nome, cognome, data e luogo di nascita
«Mercedes Azpilicueta, 1981, La Plata (Argentina)».
In quale epoca e luogo vorresti essere nata?
«1981 La Plata, Argentina».
Quale è la prima cosa che fai appena sveglia?
«Ricordare
i
miei sogni».
i
miei sogni».
Qual è il luogo che preferisci nella tua città?
«A Milano, l’Orto Botanico di Brera, un giardino botanico situato alle spalle di Palazzo Brera
A Buenos Aires, Plaza Mafalda, un parco nel mio quartiere Colegiales. Un altro luogo preferito a Buenos Aires è il Polideportivo Las Malvinas dall’ Asociación Atlética Argentinos Juniors dove vado a nuotare.
A Rotterdam, uno dei miei posti preferiti è pedalare in bicicletta sotto il Mass Tunnel».
Quali sono i tuoi riferimenti visivi?
«L’immaginazione che qualsiasi buon libro riesce ad evocare».
Esiste un limite che non oltrepasseresti mai? Quale?
«Non direi “mai”, ma in generale cerco di rispettare i confini altrui».
Cosa è la fatica per te?
«Il sogno di una vita»
Quale credi che sia la forza del tuo progetto per Live Works?
«Il processo lavorativo intergenerazionale; che è altamente sperimentale e giace su legami affettivi ed interpersonali».
Cosa ti aspetti da questi giorni di permanenza?
«Godere del tempo passato insieme e andare più spesso al fiume».
Un aggettivo che descriva il tuo “Supercontinent” ideale:
«Senza tempo».
Roberta Pucci