23 febbraio 2025

Berlinale 2025: colazione con i produttori del film vincitore dell’Orso d’Oro

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Un incontro a colazione con Yngve Sæther e Hege Hauff Hvattum, produttori di Drømmer, il film di Dag Johan Haugerud vincitore del festival del cinema di Berlino 2025

Hotel Lulu Guldsmeden, Berlinale 2025, ph. Francesca Magnani

La mattina di ieri, giornata clou della Berlinale 2025 è cominciata nella sala di un hotel singolare per Berlino. L’albergo ha un arredamento che incorpora elementi mediterranei, balinesi e nordici, ma è sicuramente caratterizzato dal senso di calore e familiarità e comfort racchiusi nel termine hygge, parola sia danese che norvegese.

Nella sala colazione dunque abbiamo scambiato due parole con un signore che è poi stato raggiunto al tavolo da una donna interamente vestita di nero, a l’eccezione della spilletta rossa dell’orso che a Berlino in questi giorni indossano solo gli addetti ai lavori. L’oggettino ha creato l’occasione per chiedere che cosa facesse alla Berlinale. La donna ha risposto «Sono produttrice». «Hai lavorato a Drømmer?», le abbiamo chiesto. Da giorni sentiva parlare di questo titolo. Il film ha poi vinto, la sera, l’Orso d’oro.

Berlinale 2025, ph. Francesca Magnani
Hotel Lulu Guldsmeden, Berlinale 2025, ph. Francesca Magnani

Teatro della conversazione è stato l’hotel Lulu Guldsmeden, un quattro stelle danese creato ristrutturando un hotel cadente lungo la Potsdamer Strasse. Di questo palazzo del 1850 sono stati conservati vari elementi, i muri di mattoni a vista, i soffitti alti, la corte interna, abbinati ora a materiali naturali come la pietra e il bambù. Qui dentro si trovano solo prodotti biologici e del commercio equo e solidale, dal cibo alle bevande, dai prodotti per il bagno alla biancheria. Il servizio è informale – non c’è una hall, ma solo una piccola reception dentro la sala colazione.

Berlinale 2025, ph. Francesca Magnani
Hotel Lulu Guldsmeden, Berlinale 2025, ph. Francesca Magnani

Svariate ore dopo, al momento della premiazione, il regista Dag Johan Haugerud è stato accompagnato sul palco dai produttori Yngve Sæther e Hege Hauff Hvattum, la coppia conosciuta la mattina. Il primo ha ricordato come il loro rapporto di lavoro sia iniziato nel 1996 durante un piccolo festival per film in Super8 e come anche i piccoli festival possano inaspettatamente cambiare la vita. Hege ha ringraziato il cast e la troupe per aver intrapreso un «folle viaggio di tre film». Haugerud ha ammesso che la vittoria dell’Orso d’Oro è andata oltre «i suoi sogni più sfrenati» e ha ricordato al pubblico l’importanza della lettura e della scrittura. «Allarga la mente e fa bene a tutti», ha detto.

Hotel Lulu Guldsmeden, Berlinale 2025, ph. Francesca Magnani

Il film ambientato a Oslo narra la vicenda della diciassettenne Johanne, interpretata da Ella Øverbye, che frequenta il liceo ed è insoddisfatta della vita; vive con la madre Kristin (Ane Dahl Torp) e vede spesso la nonna Karin (Anne Marit Jacobsen). Il suo mondo viene stravolto dall’arrivo della nuova insegnante Johanna (Selome Emnetu) carismatica e attraente. Johanne si prende una cotta per lei che si trasforma in ossessione per l’insegnante.

Berlinale 2025, ph. Francesca Magnani
Hotel Lulu Guldsmeden, Berlinale 2025, ph. Francesca Magnani

Un’ultima proiezione del film è in programma per questo pomeriggio, e non vediamo l’ora di assistervi (qui il trailer).

Hotel Lulu Guldsmeden, Berlinale 2025, ph. Francesca Magnani

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