Categorie: Cinema

Binge Watching | Altered Carbon |

di - 12 Aprile 2018
Scusate il ritardo…ma ero nel futuro. Nel frattempo, non vi sarà sfuggita la massiccia campagna pubblicitaria che Netflix ha lanciato sul buon vecchio manifestone 140×200, riguardo a una nuova e avveniristica serie chiamata Altered Carbon, mandata in onda a livello internazionale dal 2 febbraio.
La storia è tratta dal romanzo Bay City, opera prima dell’inglese Richard K.Morgan che coi diritti per il cinema ceduti ai produttori di Matrix vive da scrittore milionario dal 2002. Dalla creatrice della serie Laeta Kalogridis, sceneggiatrice tra gli altri de I guardiani della notte e Shutter island, ci si aspettava un po’ di più ma, in fin dei conti, la spesa vale l’impresa, come si dice. Infatti, appena la serie giunge al decimo e ultimo episodio si palesa che sono state gettate le basi di una lunga e complessa trama che si svolgerà in diverse stagioni, procurando lauti guadagni. Insomma, se prima esistevano i Colossal dove l’impiego spropositato di mezzi e uomini talvolta subordinava la qualità, oggi assistiamo alle “stagionate” (intendo vagonate di stagioni ma il richiamo alla stagionatura è calzante) dove si parte con tanta roba ma non si sa dove si andrà a parare.
Altered Carbon
Il tema distopico futuristico o fantascientifico pare prestarsi bene a questo must e così, dai classici Star Trek e ormai Doctor Who, fino ad arrivare ad Agent of Shield e Falling Skies, le Stagionate sono d’obbligo e, in fondo, tutte si lasciano guardare fino alla fine. Se cadi nel vortice, sei risucchiato. Altered Carbon ha il pregio di unire attori noti e un iper-realistica grafica computerizzata a contenuti scabrosi e mai banali, come l’anima, la sua sede e se è possibile esportarla, il pensiero in quanto esistenza, l’immortalità, la clonazione dei corpi e delle menti, mischiandoci dentro un po’ troppi calci rotanti che, onestamente, in un mondo post-post Blade Runner, fanno un po’ sorridere.
Joel Kinnaman interpreta Takeshi Kovacs o meglio il corpo in cui lo hanno risvegliato, nei suoi ricordi passati egli è un guerriero interplanetario interpretato da Will Yun Lee, ma non ha più nulla del vecchio passionario Kovacs. L’attore di origini svedesi è perfetto nel ruolo del freddo e calcolatore antieroe muscoli e tensioni interiori, non a caso è Robocop nel remake del 2014.
Sempre sul bivio tra tornaconto personale e bene comune, in una società in cui non crede e che non rappresenta il suo mondo e i suoi valori, lui è il punto di forza della serie e la prima stagione non è bastata a formare personaggi o situazioni altrettanto nitidi e definiti, tutto resta un po’ in superficie.
Azzeccata la trovata in cui le I.A. gestiscono alberghi e bische, evocative le enormi cattedrali sopra le nuvole, dove i ricchi e potenti vivono in un mondo dorato lontano dalle preoccupazioni di chi non può comprarsi un corpo di ricambio. Questo ricorda il vintage Galaxy Express 999, manga e poi anime per la tv di Matsumot (Capitan Harlock) e da cui alcuni concetti vengono di certo mutuati.
Ora sapete quel manifestone dove porta, non resta che decidere se risvegliarsi nel futuro del futuro o continuare a dormire in un comodo sacchetto di gel.
Gabriele Toralbo

Articoli recenti

  • Mostre

Il realismo magico della pittura: Rafal Podgorski alla Fondazione Czok di Venezia

Gli spazi della Fondazione Marta Czok di Venezia ospiteranno una mostra dell’artista polacco Rafal Podgorski, che ce ne parla in…

30 Novembre 2024 8:20
  • Mostre

Vedere il mondo e catturarlo: un’intervista a Steve McCurry

In occasione della mostra UPLANDS&ICONS, che inaugurerà il prossimo 6 dicembre a Biella, Steve McCurry ci parla delle emozioni dietro…

30 Novembre 2024 0:02
  • Arte contemporanea

Alla Fondazione Galleria Milano ha aperto l’archivio Somaré, con un’antologica dedicata al pittore

La Fondazione Galleria Milano presenta la mostra dedicata alla pittura di Sandro Somarè, inaugurando l’Archivio e il catalogo ragionato di…

29 Novembre 2024 21:00
  • Arte contemporanea

Arte, corpo e territorio: l’opera di Irene Coppola per il Premio Ca’ del Bosco

Irene Coppola ha vinto il premio di Scultura Ca’ del Bosco, con una installazione site specific per l’azienda vinicola nel…

29 Novembre 2024 19:04
  • Mercato

Dal TEFAF al NMWA di Tokyo: nuova casa per il capolavoro di Lavinia Fontana

Il ritratto di Antonietta Gonzales è stato acquisito dal National Museum of Western Art di Tokyo. A marzo era in…

29 Novembre 2024 17:10
  • Arte contemporanea
  • Mostre

Ernesto Morales, atmosfere di luce: la mostra al Rothko Museum in Lettonia

Al Rothko Museum di Daugavpils, in Lettonia, una mostra dell’artista argentino Ernesto Morales: 30 opere per indagare il mistero universale…

29 Novembre 2024 16:51