Chiara Ferragni ha portato l’alta moda a fingersi finger food, tra una scrollatina e l’altra, il filtro giusto e la story rimossa. Una trentenne in eterna corsa, una carriera documentata a più riprese, a botta di riproduzioni. Prima Venezia, vedi 76ma Biennale, Mostra del Cinema 2019, ora Amazon Prime: Chiara Ferragni sta lì in quanto rimontaggio, massimamente oleografico, di blonde salade. Di una iniziativa violentemente audace, al punto da rimuovere le contraddizioni insite nella sua potente relazione col capitale umano. Roba almeno da cartella O dei Passages, e non solo.
Veniamo al film, Chiara Ferragni unposted, da pochi giorni visibile anche su Amazon Prime Video. Riconosciamo già dal titolo una strategia di esposizione, che motiva il nostro interesse. Si può assolutamente ignorare Chiara Ferragni, come lei ignora noi.
Fare un salto da Chiara almeno in occasione di questo film può bastare per evitare tutto il resto? Chissà, non ne seguo le storie, non ne indosso i capi, la vedo soltanto. E, stavolta, l’ho pure sentita parlare. E parla tanto. Ma tanto tanto. Tanto, tanto, tanto. E si racconta, si fa raccontare, si confessa, viaggia, si sposa, lavora.
E lavora sempre, lavora quando sta con quelli della sua squadra, tutti under 30. Lavora quando sta sciolta e disinvolta pure assieme agli altri. Che poi, la ragazza di Cremona aveva già un archivio a disposizione, quello familiare, in accordo al personale feticismo di chi si occupa di cineocchio. Come quello della Ferragni, boh, perché è il suo marchio?
Insomma, una sorta di indottrinamento etico sulla carriera di Chiara Ferragni, tanto da meritare l’analisi di professori americani, oltre ovviamente al racconto appassionato degli altri giovani terribili di Instagram e Youtube. Tante rimozioni pur di brillare a ogni costo di luce propria. Nonostante la famiglia – ricordate la storia del supermercato? – pure lì, ottima mossa, sebbene più complicato muoversi. Anche Federico è molto coinvolto, alle volte è preso bene, alle volte preso meglio, alle volte ripreso e basta. E dice cose importanti, come quella sui paparazzi, che poi è simpatico come si sarebbero conosciuti, su instagram!!!!
Immagini d’archivio, fuori onda in forma ossessiva di diretta, tempure economico-culturali da bagnare nella fonduta della mediologia, eufemismi. E sofferenza con la pala. Sarebbe tutto autentico, come Chiara che è bionda, bella e buona. Ce/Se la racconta così.
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ma che c'entra sta ragazza con i film o documentari su amazon prime?
Non ci trovo nulla di interessante, o divertente.
Siamo rovinati ormai. Mi mancano piuttosto Mike buongiorno e Raffaella Carrà... quelli si che sono artisti per lo schermo.