Paolo Sorrentino si conferma come il regista italiano più apprezzato dal cinema d’oltreoceano: il suo “La Mano di Dio”, presentato alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia, distribuito nelle sale dal 24 novembre 2021 e successivamente uscito anche su Netflix, è stato incluso nella shortlist delle cinque nomination che si contenderanno l’Oscar 2022 come miglior film straniero. Ad annunciarlo, l’Academy Awards che ha rivelato anche tutte le altre candidature alle statuette. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 27 marzo a Los Angeles.
Il film ambientato a Napoli e incentrato su un episodio autobiografico di Sorrentino è il diciannovesimo italiano in lizza nella categoria dei film internazionali e dovrà vedersela con titoli di generi diversi, come “Drive My Car” (Giappone) di Ryûsuke Hamaguchi, che da molti è dato per favorito anche se non con grande scarto. Gli altri film in gara sono “Flee” (Danimarca) di Jonas Poher Rasmussen, che batte il record delle presenze “eterogenee”, essendo in gara in tre categorie come film d’animazione, film internazionale e documentario, “Lunana: A Yak in the Classroom” (Bhutan), di Pawo Choyning Dorji, “The worst person in the world” (Norvegia), di Joachim Trier.
Oltre alla “Mano” di Sorrentino, agli Oscar 2022 della Academy of Motion Picture Arts and Sciences ci saranno anche altri due film italiani: nella Categoria Miglior film d’animazione, “Luca”, di Enrico Casarosa, mentre “Cyrano”, di Massimo Cantini Parrini per i costumi.
«Le candidature agli Oscar di Paolo Sorrentino per la regia di “È stata la mano di Dio”, di Enrico Casarosa per la regia di “Luca” e di Massimo Cantini Parrini per i costumi di “Cyrano” sono un grande risultato per il cinema italiano, che si conferma in ottima salute e capace, con il suo genio creativo, di raccogliere pubblico e consensi a livello internazionale. Un grosso in bocca al lupo agli artisti italiani in corsa per la statuetta più ambita del cinema mondiale». Nel 2014, Sorrentino si era già aggiudicato un Oscar, sempre come miglior film straniero, per “La grande bellezza”, che vinse anche un Golden Globe e che decretò ufficialmente il successo statunitense del regista italiano.
Per quanto riguarda le altre nomination, fa incetta “Il potere del cane”, di Jane Campion, anche questo uscito su Netflix e in gara in 12 categorie. Peraltro Campion è la prima donna a ricevere la seconda nomination in carriera per la miglior regia. Nel podio dei più nominati anche “Dune”, di Denis Villeneuve, con 10 nomination, e “West Side Story”, di Steven Spielberg, con otto.
Miglior film: “Belfast”, “Coda”, “Don’t Look Up”, “Drive My Car”, “Dune”, “Una famiglia vincente – King Richard”, “La fiera delle illusioni – Nightmare Alley”, “Licorice Pizza”, “Il potere del cane”, “West Side Story”.
Miglior regia: Paul Thomas Anderson per “Licorice Pizza”, Kenneth Branagh per “Belfast”, Jane Campion per “Il potere del cane”, Ryusuke Hamaguchi per “Drive My Car”, Steven Spielberg per “West Side Story”.
Miglior attore: Javier Bardem per “A proposito dei Ricardo”, Benedict Cumberbatch per “Il potere del cane”, Andrew Garfield per “tick, tick…BOOM!”, Will Smith per “Una famiglia vincente – King Richard”, Denzel Washington per “Macbeth”.
Miglior attrice: Jessica Chastain per “Gli occhi di Tammy Faye”, Olivia Colman per “La figlia oscura”, Penélope Cruz per “Madres paralelas”, Nicole Kidman per “A proposito dei Ricardo”, Kristen Stewart per “Spencer”.
Miglior attore non protagonista: Ciarán Hinds per “Belfast”, Troy Kotsur per “Coda”, Jesse Plemons per “Il potere del cane”, J.K. Simmons per “A proposito dei Ricardo”, Kodi Smit-McPhee per “Il potere del cane”.
Miglior attrice non protagonista: Jessie Buckley per “La figlia oscura”, Ariana DeBose per “West Side Story”, Judi Dench per “Belfast”, Kirsten Dunst per “Il potere del cane”, Aunjanue Ellis per “Una famiglia vincente – King Richard”.
Miglior sceneggiatura non originale: Jane Campion per “Il potere del cane”, Maggie Gyllenhaal per “La figlia oscura”; Ryusuke Hamaguchi, Takamasa Oe per “Drive My Car”, Siân Heder per “Coda”, Denis Villeneuve, Jon Spaihts, Eric Roth per “Dune”.
Miglior sceneggiatura originale: Paul Thomas Anderson per “Licorice Pizza”, Zach Baylin per “Una famiglia vincente – King Richard”, Kenneth Branagh per “Belfast”, Adam McKay, David Sirota per “Don’t Look Up”, Eskil Vogt, Joachim Trier per “La persona peggiore del mondo”.
Miglior montaggio: Hank Corwin per “Don’t Look Up”, Pamela Martin per “Una famiglia vincente – King Richard”, Peter Sciberras per “Il potere del cane”, Joel Walker per “Dune”, Andrew Weisblum per “tick, tick…BOOM!”.
Miglior fotografia: Bruno Delbonnel per ‘Macbeth’; Greig Fraser per ‘Dune’; Janusz Kamiński per ‘West Side Story’; Dan Laustsen per ‘La fiera delle illusioni – Nightmare Alley’; Ari Wegner per ‘Il potere del cane’.
Miglior scenografia: Stefan Dechant per ‘Macbeth’; Tamara Deverell e Shane Vieau per ‘La fiera delle illusioni – Nightmare Alley’; Grant Major per ‘Il potere del cane’; Adam Stockhausen e Rena DeAngelo per ‘West Side Story’; Patrice Vermette, Richard Roberts & Zsuzsanna Sipos per ‘Dune’.
Migliori costumi: Massimo Cantini Parrini per ‘Cyrano’, Jenny Beaven per ‘Crudelia’; Bob Morgan, Jacqueline West per ‘Dune’; Luis Sequeira per ‘La fiera delle illusioni – Nightmare Alley’; Paul Tazewell per ‘West Side Story’.
Migliori musiche: Nicholas Britell per ‘Don’t Look Up’; Germaine Franco per ‘Encanto’; Jonny Greenwood per ‘Il potere del cane’; Alberto Iglesias per ‘Madres paralelas’; Hans Zimmer per ‘Dune’.
Miglior canzone originale: Be Alive di Dixson e Beyoncé per ‘Una famiglia vincente – King Richard’; Dos Oruguitas di Lin-Manuel Miranda per ‘Encanto’; Down To Joy di Van Morrison per ‘Belfast’; No Time to Die di Billie Eilish, Finneas O’Connell per ‘No Time to Die’; Somehow You Do di Diane Warren e Reba McEntire per ‘Quattro buone giornate’.
Miglior film d’animazione: ‘Encanto’; ‘Flee’; ‘Luca’ diretto dall’italiano Enrico Casarosa; ‘I Mitchell contro le macchine’; ‘Raya and the Last Dragon’.
Miglior documentario: ‘Ascension’; ‘Attica’; ‘Flee’; ‘Summer of Soul’; ‘Writing with Fire’.
Miglior film internazionale: ‘E’ stata la mano di Dio’ di Paolo Sorrentino; ‘Drive My Car’ (Giappone); ‘Flee’ (Danimarca); ‘Lunana’ (Bhutan); ‘Scompartimento n. 6’ (Finlandia).
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