02 settembre 2019

Meryl Streep, i Panama papers e Cuba. Up & down al Festival del Cinema

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Quinta giornata ricca di appuntamenti e di un particolarmente elegante red carpet, dove sfilano attrici e attori attesissimi dalla folla assiepata ovunque. Arriva sorridente e rassicurante Meryl Streep, bellissima Penélope Cruz, in un abito da favola tutto di tulle, entrambe in concorso. Sfilano anche Isabelle Huppert, Jude Law, John Malkovich, Paolo Sorrentino, Lina Wertmuller, Elena Sofia Ricci, Margherita Buy, Laura Chiatti, Valeria Solarino, tutti i protagonisti dei vari film in concorso e tantissimi altri.

Il primo,The Laundromat di Steven Soderbergh, che racconta lo scandalo dei Panama Papers, è un film brillante e forse troppo leggero per essere in concorso, che certe volte fa anche un po’ ridere (per non piangere). Grandi attori come la protagonista Meryl Streep, che si cala nel personaggio pur restando riconoscibile, rendendolo vero e speciale, e interpreta una vedova che non si rassegna ai misteri che seguono la morte del marito, amato e rimpianto. Antonio Banderas e Gary Oldman, che spiegano come in uno show americano, con lustrini sugli abiti e Martini con l’oliva in mano, quello che magari non si capisce subito e Sharon Stone, nella piccola parte di un’agente immobiliare, nella storia fedele al libro d’inchiesta “Secrecy World: Inside the Panama Papers Investigation of Illicit Money Networks and the Global Elite” di Jake Bernstein, giornalista americano vincitore del premio Pulitzer.

Wasp Network, la locandina

Il secondo film in concorso è Wasp Network, scritto e diretto da Olivier Assayas. Ha come protagonisti Penélope Cruz, Édgar Ramírez,Wagner Moura,Gael García Bernal, Adria ArjonaAna de Armas e Leonardo SbaragliaL’Avana, dicembre 1990. René González, pilota di linea cubano, ruba un aereo e fugge dal Paese, lasciando moglie e figlia. Comincia una nuova vita a Miami, dove sembra condividere le idee degli altri numerosi dissidenti cubani, tutti impegnati nella destabilizzazione del regime di Castro. Lui, al contrario, è partito per difendere Cuba da tutto questo e verrà arrestato dall’FBI, con gli altri suoi compagni di avventura, con l’accusa di spionaggio nei confronti degli Stati Uniti.

Basato su una storia vera, è un film di denuncia di un passato recente, ma a parte le interpretazioni accurate degli attori e della Cruz in particolare, la pellicola, ben girata e corretta, non riesce a catturare, in alcuni momenti è anche poco chiara e non ha la suspense di un film che parla di spionaggio, seppure dal lato umano.

In giornata presentati tra gli altri anche The New Pope (episodi 2 e 7) di Paolo Sorrentino, con Jude Law, John Malkovich, Silvio Orlando, Sharon Stone (Fuori concorso)WOMAN di Anastasia Mikova, Yann Arthus-Bertrand (Fuoriconcorso)un documentario sulla condizione della donna attraverso le interviste a 2mila donne in 50 paesi diversi.

Siamo a metà della Mostra, chi vincerà?

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