Categorie: Cinema

Morto a Los Angeles Peter Fonda, icona della controcultura americana

di - 17 Agosto 2019

Peter Fonda, attore e volto iconico della controcultura americana degli anni ’60, è morto all’età di 79 anni, nella sua casa di Los Angeles, venerdì, 16 agosto. A causare la morte, una insufficienza respiratoria dovuta al tumore ai polmoni di cui soffriva da tempo. Ha ricevuto il Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico e la nomination all’Oscar al miglior attore per il film L’oro di Ulisse, nel 1997. È stato inoltre nominato all’Oscar alla migliore sceneggiatura originale per il film Easy Rider, da lui prodotto nel 1969.

«È uno dei momenti più tristi delle nostra vita e non siamo in grado di trovare le parole adatte per descrivere il nostro dolore. Ma vi invitiamo a celebrare il suo indomabile spirito e il suo amore per la vita. In onore di Peter, per favore brindate alla libertà», ha affermato la famiglia di Peter Fonda.

Peter nacque il 23 febbraio 1940 a New York, da Henry Fonda e Frances Seymour Brokaw, fratello di Jane. Studiò recitazione ad Omaha, Nebraska, e frequentò la University of Nebraska-Omaha e la Omaha Community Playhouse, il teatro dove esordirono attori come il padre Henry e Marlon Brando. Si trasferì a Hollywood per entrare nel mondo del cinema e nel 1963 iniziò la sua carriera interpretando un ruolo da co-protagonista in Tammy and the Doctor. L’intensità di Peter impressiona il regista Robert Rossen per il quale recita nel film Lilith – La dea dell’amore, nel 1963.

Alla metà degli anni sessanta, Peter Fonda si fece notare per le sue prese di posizione fortemente anticonformiste, alienandosi dall’establishment dell’industria cinematografica. In quel periodo Peter Fonda iniziò a essere associato all’ambiente della controcultura e il 12 novembre 1966 fu arrestato durante uno scontro tra manifestanti e polizia sulla Sunset Strip, nato da una protesta contro la chiusura del Pandora’s Box, un famoso club hippy.

Il primo ruolo ancorato alla controcultura interpretato da Fonda è quello di Heavenly Blues, il protagonista del film I selvaggi, nel 1966. Nel 1967, insieme a Dennis Hopper, scrive e interpreta Easy Rider, considerato il road movie per eccellenza e manifesto della cultura hippie. Il film uscirà solo nel 1969, dopo una lunga e problematica fase di montaggio. Nel settembre del 2007, Fonda ha messo all’asta i cimeli di Easy Rider, tra cui la bandiera USA che decorava la sua giacca e il timex che indossava nel film. Nel 1988 apparì anche nella miniserie televisiva di produzione italiana Gli indifferenti, diretta da Mauro Bolognini e tratta dal romanzo omonimo di Alberto Moravia.

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