Osceno e geniale, scandaloso e vulnerabile,
Robert Mapplethorpe ha bruciato la sua vita e la storia dell’arte sullo stesso altare, come è capitato a molte icone di quei fantastici e maledetti anni. Il grande fotografo morì all’apice del successo, nel 1989, appena quarantatreenne, con il suo bellissimo volto scavato dall’AIDS e oggi il Museo Madre di Napoli lo celebra con “
Coreografia per una mostra“, una ampia retrospettiva, a cura di Laura Valente e Andrea Viliani, scandita da 160 opere tra le più conosciute, dai fiori ai ritratti, dai bodybuilder al famigerato e leggendario Portfolio X. E l’offerta espositiva del Madre continua con “
Materia Archeologica”, mostra in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, che mette in dialogo l’antico e il contemporaneo, e con “
Per_formare una collezione”, progetto di allestimento della collezione permanente che, a oggi, è tra le più complete in Italia e conta opere – di cui molte site-specific – di artisti come
Joseph Beuys,
Andy Warhol,
Anish Kapoor,
Jannis Kounellis,
Francesco Clemente,
Giulio Paolini,
Jeff Koons,
Mimmo Paladino,
Rebecca Horn,
Richard Serra,
Anselm Kiefer,
Carl Andre,
Daniel Buren. Per la nostra serie degli #ExibartGifts, mettiamo in palio due biglietti di ingresso al museo napoletano, validi per dicembre e gennaio.
Per vincerli vi basterà
– Inviarci in risposta alle stories il vostro indirizzo mail, nome e indirizzo completo per la spedizione.
Avete tempo fino alle 21 di oggi!
