Dopo i primi mesi di residenza all’Istituto Svizzero, all’Accademia di Spagna e all’Accademia Tedesca Villa Massimo, durante i quali ho prodotto una serie di fotografie e girato materiale per una nuova videoinstallazione, ho deciso di svelare una prima fase della ricerca, invitando in un luogo pubblico alcuni degli artisti che in questi mesi ho intervistato all’interno dei loro studi, spesso isolati e in qualche modo separati dal resto della città .
Attraversando proprio i confini che separano alcune delle più storiche accademie straniere, con un ciclo di Promenades al parco di Villa Borghese, darò vita a degli interventi, a metà strada tra performance e talk all’aria aperta, per condividere la mia riflessione e allo stesso tempo aprire a nuovi spunti il progetto, prima ancora che venga terminato.
Quello che desidero mantenere, anche in questa forma di esposizione per me inedita, è la dimensione intimista che da sempre caratterizza il mio lavoro, grazie a quel rapporto di fiducia reciproca che è essenziale per regolare i meccanismi di dialogo con i miei interlocutori.
Quando Maria Alicata e Ilaria Gianni mi hanno invitato a partecipare alla mostra Re-generation al Macro ed Eleonora Farina, curatrice di Spazi Aperti X all’Accademia di Romania, mi ha chiesto di moderare un talk con gli artisti stranieri in residenza nelle diverse accademie della città , ho pensato a una forma nuova per un incontro aperto al pubblico che rispecchiasse la natura del processo e allo stesso tempo fosse in grado di arricchire questa produzione ancora in progress.
Alle tre Promenades, il 9, 27 e 28 giugno, al tramonto, parteciperanno artisti di nazionalità diversa, con cui nel tempo sono riuscito a costruire un maggiore dialogo e che desiderano condividere la natura della propria esperienza a Roma. Discuteremo dell’attualità del concetto di accademia, del sistema di residenze d’artista proprio nel luogo dove storicamente è nato e di come ognuno di noi crede che queste realtà possano svilupparsi in futuro.
La trascrizione dei dialoghi raccolti in questa occasione confluirà all’interno del mio diario di viaggio, una pubblicazione che ha lo scopo di accompagnare il lavoro finale illustrando ulteriori prospettive e punti di vista.
Onestamente mi auguro nascano nuove suggestioni, anche grazie al confronto con chi non ho previsto e magari deciderĂ di partecipare alla conversazione.
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