Categorie: Danza

Principia, al Teatro Astra di Torino: due corpi danzanti nell’universo

di - 29 Aprile 2023

Due grandi sfere sospese a pochi centimetri da terra, illuminate appena da uno spot mobile, iniziano a oscillare. Seguendo quel moto e sfiorandole, con movimenti rotatori due danzatori entrano ed escono dal quadrato al centro dello spazio scenico. “Tutti i corpi gravitano vicendevolmente l’uno verso l’altro”. È semplicemente racchiuso in questa nota asserzione di Isaac Newton, il senso di “Principia” di Alessio Maria Romano (debutto al Teatro Astra di Torino, produzione TPE-Teatro Piemonte Europeo), una coreografia per due soli interpreti dal differente stile, Mattéo Trutat e Francesca Linnea Ugolini, lanciati in un continuo movimento che possiamo immaginare tra stelle, pianeti, cellule, molecole, o solamente tra corpi alla deriva, fluttuanti nel vuoto, in cerca di attrazione. Lo spettacolo nasce da una lunga esplorazione e studio drammaturgico – del coreografo insieme a Linda Dalisi, e con la consulenza scientifica di Enrico Trincherini – intorno al testo dei Principia matematici del grande scienziato dove vennero enunciate le leggi della dinamica e della gravitazione universale.

Principia, ph. Andrea Macchia
Principia, ph. Andrea Macchia

«L’analogia che moltissimi studiosi fanno fra il movimento delle stelle e dei pianeti – dichiara il coreografo -, ma anche degli atomi e delle particelle e la danza, l’intensa complessità delle traiettorie viene tradotta con un’immagine poetica ovvero con la visione di una sorta di “ballo”». La restituzione coreografica di Alessio Maria Romano con una sua ammaliante forma, esula dal voler rappresentare temi prettamente astrofisici, bensì trovare una intersezione tra danza e fisica per dare volo all’immaginazione con quell’approccio allo spettacolo che sembra suggerirci una frase di William Forsythe “Benvenuti a ciò che credete di vedere!”, riportata in una mappa concettuale come programma di sala insieme ad altre espressioni e formule.

Sono parole, quest’ultime, immaginate come provenienti dalla calotta di un grande telescopio, che ascoltiamo dalla voce off di un’ipotetica astrofisica intenta a scrutare le anomalie dello spazio profondo, voce in dialogo con i corpi dei danzatori. Il frac e il lungo abito nero che essi indossano li identifica come Fred Astaire e Ginger Rogers.

Principia, ph. Andrea Macchia
Principia, ph. Andrea Macchia

Alla celebre coppia e ai loro balletti s’ispira il coreografo, identificando in loro il gioco di attrazione e respingimento tra i corpi celesti. Li attira la misteriosa “materia oscura”, li muove la ricerca dell’altro, li spinge il bisogno di unione. Sulla partitura sonora elettronica di Franco Visioli, i due magnetizzano il nostro sguardo nel loop turbinoso creato dalle traiettorie dei loro movimenti autonomi, in linea o in direzioni opposte. Sono movimenti in parte improvvisati e quasi mai in sintonia, a tratti all’unisono, strutturati in una dinamica di input e reazioni, di avvicinamenti e distanziamenti, di corse, salti, soste, piegamenti del busto all’indietro, cenni di passi classici, valzer, e giri da dervisci, di attraversamenti dentro e fuori il quadrato scenico di Giuseppe Stellato che le luci di Giulia Pastore adombrano o illuminano con l’effetto anche di sospensione nello spazio.

Principia, ph. Andrea Macchia

E se i due corpi non sembrano mai toccarsi, il finale li vedrà ricongiungersi, danzare in coppia, trovare unità, infine stagliarsi in un angolo e uscire, mentre le due sfere riattivano il loro moto rotatorio sempre più veloce rilasciando una polvere nera che disegna dei cerchi a terra. Ipnotico, come in un sogno.

Articoli recenti

  • Mercato

Dentro l’asta. 16:10 di Lucy Bull

Una rassegna di alcuni lotti significativi dell'anno appena volto al termine, tra grandi maestri e artisti emergenti. Ecco le cromie…

8 Gennaio 2025 13:19
  • Arte contemporanea

Cronofagia, riflessioni sul tempo nell’era del virtuale: la mostra di Saverio Todaro

Nella storica architettura del Torrione Passari di Molfetta, una mostra di Saverio Todaro: in esposizione, opere che riflettono sul senso…

8 Gennaio 2025 12:20
  • Fotografia

Berlino anni ’90: una città in trasformazione nelle foto di OSTKREUZ

Al C/O Berlin, una mostra racconta le trasformazioni vissute dalla capitale tedesca e dai suoi abitanti, attraverso le fotografie della…

8 Gennaio 2025 10:20
  • Arte antica

Artemisia Gentileschi, eroina dell’arte: la grande mostra in arrivo a Parigi

Aprirà a marzo, al Musée Jacquemart-André di Parigi, un’ampia mostra che celebra la complessità della figura di Artemisia Gentileschi, eroina…

8 Gennaio 2025 9:20
  • Archeologia

Turchia, scoperto un grande mosaico romano con scene di caccia

Un agricoltore ha scoperto casualmente un grande mosaico romano risalente alla fine del III secolo: il manufatto è in ottime…

8 Gennaio 2025 8:20
  • Mostre

Closed Eyes Can See: il ponte, a Milano, tra Zehra Doğan e Matteo Mauro

Prometeo Gallery Ida Pisani ospita, fino al 14 gennaio, “Closed Eyes Can See”, una mostra in cui Zehra Doğan e…

8 Gennaio 2025 0:02