“Art & Design” è il nuovo progetto del celebre designer Andrea Castrignano in cui dialogano artisti, aziende e product design.
All’interno del proprio studio, in via Adige 11, il celebre designer Andrea Castrignano apre al pubblico, dal 28 settembre al 10 ottobre 2020, “Art & Design”, dedicato alla Milano Design City 2020. La mostra propone un armonioso e innovativo confronto tra arte e design. Protagonisti dell’iniziativa sono dodici artisti, i quali hanno collaborato per la creazione delle opere con altrettante aziende. Il fil rouge tra creativi e imprese è stato tracciato dalla pratica di Castrignano, che prosegue con la propria ricerca nell’ambito del product design.
Ogni azienda partner è stata abbinata ad un artista, alcuni dei quali hanno scelto di rendere omaggio proprio alle imprese utilizzando materiali (il legno, nel caso di Aron Demetz) o oggetti iconici della loro produzione (il rubinetto Linea nel caso di The Bounty KillArt).
Dominato dal colore nero scelto sia per il pavimento che per le pareti, lo spazio che ospita la mostra (che in origine doveva essere presentata durante il Salone del Mobile, ad aprile 2020) è ben lontano dal concetto di white cube. L’headquarters di Castrignano si è trasformato in uno spazio intimo e caldo, ravvivata da alcuni accenni in giallo oro. L’intervento dell’interior designer è visibile anche nell’area bistrot, dove sono allestiti pannelli decorativi in pietra ricostruita decorati con uno dei motivi più ricorrenti nell’operato di Castrignano, le farfalle.
Il progetto nasce dall’incontro tra la funzionalità del design e la materia creativa. Scultura, installazione, video e fotografie raccontano «Una nuova visione del contemporaneo in cui l’arte si fa “ambiente” e in cui il fruitore è sollecitato, non solo mentalmente, ma in modo multisensoriale». Andrea Castrignano ha deciso di esporre anche i nuovi prodotti della sua linea ed alcune special edition di prodotti esistenti. In modo particolare, all’interno del percorso espositivo troviamo riferimenti al colore di Castriginano del 2020, ossia il giallo, nelle sue varie tonalità e ripreso anche, in alcuni lavori, dagli artisti.
Lungo il percorso, un tappeto persiano trafitto da tondini di ferro diviene un monumento in Requiem for a monument è l’opera che Silvia Giambrone ha realizzato in collaborazione Arazi. Irriverente e pop è l’opera di The Bounty KillArt: la testa di un mezzo busto di Ercole bianco immacolato, icona della classicità , ospita il rubinetto Linea di Bongio. Bertozzi & Casoni, richiamando il tableau piege di Spoerri, creano una delle loro sparecchiature in collaborazione con Vernici Covema accostando colore e arte in sculture di ceramica policroma simulando il reale. Ad esplorare il sé e la propria immagine è “Emotional Space”, un’installazione site-specific sinestetica di Vincenzo Marsiglia, realizzata con Duravit.
Tagli e cuciture su pelle imbottita sono le tracce dello scontro del corpo dell’artista Loredana Longo su una grande parete. Capitonné skin wall è il titolo dell’opera di Longo, nata con Egoitaliano. Per “Art & Design”, l’artista Aron Demetz ha recuperato del legno di Faggio del Consiglio da Itlas dopo la tempesta Vaia del 2018 per realizzare le sculture di un uomo e una donna (un omaggio ai proprietari dell’azienda). Un diretto omaggio all’iconografia di Roy Lichtenstein è Roy di Michele Chiossi, realizzata per MGS: una scultura nata dall’intarsio di quarziti policrome. Michelangelo Galliani ha progettato un’installazione composta da un politico in marmo (che racconta la circolarità della vita) e una scultura al centro dello spazio (un parallelepipedo marmoreo tagliato nel mezzo da una katana). In dialogo nello spazio di Galliano vi sono due split di Mitsubishi Electric personalizzati con pellicole decorative da Castrignano.
Alessandro Piangiamore con Decor ha realizzato Ieri Ikebana, un’opera in cemento e ferro in cui prevale l’elemento floreale. Francesca Nini Carbonini, con Acqua, è intervenuta pittoricamente e con il suo dripping dai colori vivaci su una parte dell’ingresso. L’opera dialoga con l’azienda BioKamino mediante, per l’appunto, un camino presente oltre la desk. In uno spazio nascosto dall’allestimento si trova l’opera marmorea Scrigno, realizzata da Fabrizio Prevedello in collaborazione con l’azienda Scrigno di Giuseppe Berardi. Un dialogo fiabesco e ben riuscito è quello di Rune Guneriussen, che nella fotografia Conondrum of descending yield, fa incontrare elementi naturali con le lampade Nut di Castrignano.
Ad arricchire l’offerta culturale di “Art & Design” c’è un palinsesto di dodici talk aperti al pubblico condotti da Andrea Castrignano per conoscere gli artisti, le aziende partner e approfondire insieme a loro i temi dei progetti.
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