15 gennaio 2007

design The girl next outdoor

 
È cominciato tutto nel 2004 con il successo di Outdoor Wallpaper. Da allora Susan Bradley, volto candido e pragmatico di un nuovo design al femminile che sta meritando sempre più attenzione, continua ad incassare riconoscimenti di pubblico (leggi acquirenti) e critica (leggi noi)...

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Susan Bradley è giovane, londinese, e regolarmente presente ai più importanti eventi del design (all’ultimo, il 100% Design di Londra, ha partecipato in qualità di vincitrice della 100% Design bursary). La sua figura, sottile e risoluta come i trafori al laser che l’hanno resa famosa, è sempre al posto giusto al momento giusto. A partire dal grande interesse che suscitò nel formicaio del design con il suo incisivo e delicato Outdoor Wallpaper™, originale concept di prodotto formato da una lamina di metallo su cui il laser ha intagliato motivi geometrici vegetali, da applicare a mo’ di carta da parati sui muri esterni degli edifici.
A dire il vero è da subito dopo la laurea alla London Metropolitan University, quando avvia un’attività in proprio, che la Bradley comincia a ottenere riconoscimenti prestigiosi, fra cui, per citarne solo alcuni, il Decoration Design Award 2005, il premio del British Councils Annual Student Design Competition e il premio Donna Karan New York per la categoria product design.
Graduate Designer del 2004, Susan Bradley afferma uno stile inconfondibile. I suoi intagli vitalistici e allo stesso tempo sorvegliati vivono in una dimensione di algida leggerezza che solo il metallo poteva incarnare, e il laser scolpire. Quando si è in grado di mettere a fuoco così precocemente un linguaggio tanto preciso e identificabile ci si trova di fronte a un bivio: o passare ad altro prima di tirare troppo la corda, o esplorare fino in fondo le possibilità del sentiero che si è aperto. Susan Bradley ha scelto questa seconda opzione, e i fatti sembrano darle ragione. I suoi lavori non mostrano alcun cedimento al cattivo gusto, nessun affaticamento dello stile, nessun intorpidimento della Susan Bradley – Lily – metallo tagliato al laser freschezza, segno che oltre al lavoro della designer è in gioco anche la professionalità della brava imprenditrice di se stessa.
La decorazione è del resto questione in voga nel mondo del design, e lo stile della Bradley può senz’altro essere assunto come una delle quintessenze (ché diverse ce ne sono) della decorazione degli oggetti d’uso. Lavori come Rose, Ivy e Lily sembrano, più che risolvere, dissolvere il vecchio problema, tutto mascolino, del rapporto fra Forma e Funzione, ovvero, per dirla in termini filosofici, fra “sostanza” ed “esteriorità”. Ciò è dimostrato dal fatto che non è questo l’unico Schema messo fuori circuito dal lavoro della Bradley. Lo stesso bestseller Outdoor Wallpaper™ entra in scena a dissolvere un’altra classica –aprioristica, anacronistica e, ancora una volta, tutta maschile– opposizione costitutiva del design: quella fra interno/esterno, chiuso/aperto, intimo/pubblico. Gesto agile ed elegante che liquida d’un colpo l’accademia.

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stefano caggiano

[exibart]

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