A San Cesario di Lecce riapre, nel segno di una contemporaneità sostenibile, il piccolo museo comunale dedicato alle arti del presente. Nel Palazzo Ducale del Comune, alle porte del capoluogo salentino, dopo una chiusura di quindici anni riparte l’attività dello spazio espositivo, con una programmazione tutta incentrata sulle tematiche ambientali. Il collettivo che opera all’interno del centro multiculturale Manifatture Knos propone come primo momento di verifica e apertura pubblica una rassegna dedicata a designer pugliesi che operano nell’ambito dell’ecodesign.
Accanto a una rassegna fotografica dal titolo
Wildlife photographer of the year, curata da Bbc, Museo di storia naturale di Londra e Knos, composta dalle immagini fotografiche selezionate per il prestigioso concorso internazionale promosso dal “National Geographic”, si snoda, per le sale restaurate del palazzo, una stringata collettiva di opere di creativi sensibili alle tematiche più attuali della sostenibilità progettuale.
K-design, laboratorio di produzione nato in seno a Knos, propone una sequenza di coloratissime lampade al neon, composte da raffinati assemblaggi di tappi di varie dimensioni e formati. Sono totem luminosi dal sapore pop, che invitano a non disperdere nell’ambiente componenti apparentemente inutili, che possono trasformarsi in oggetti per arredare e illuminare le nostre abitazioni. Il progetto è di
Maurizio Buttazzo, designer non convenzionale che opera alla ricerca di nuovi sistemi di produzione per l’introduzione del riciclo come pratica progettuale e produttiva nell’ambito delle imprese del territorio salentino.
A dispetto della tecnologia, che sembrerebbe riempire tutti gli spazi della nostra vita, Buttazzo e K-design prediligono pratiche creative che trovano un riferimento forte nella manualità e nel riportare a nuova vita rifiuti e scarti della nostra distratta quotidianità.
Stessa sensibilità ed efficacia si ritrovano nelle opere di
Massimo Maci, sperimentatore di forme e funzioni attraverso un certosino controllo della fusione del vetro riciclato. I suoi lavori sono scultorei assemblaggi che prendono la forma di giocosi accessori per la casa; ricordano alcune sperimentazioni di
Tony Cragg, riportate in un alveo funzionale e quotidiano.
Gioca tutto sulla texture dei mobili
Lara Bobbio, che incastona nel legno giochi e soldatini trascurati da bambini che prediligono le consolle elettroniche.
Michele Napoletano, creativo eclettico che dalle scene teatrali passa a ludiche proposte di design, presenta per l’occasione un’installazione realizzata combinando materiali di scarto recuperati nei cassonetti della “monnezza” e scampoli di tessuti poveri acquistati sulle bancarelle dei mercatini rionali.
Veterano dell’artigianato artistico pugliese,
Sergio Scarcelli, autore dello storico locale barese Storie del vecchio sud, realizza scultorei elementi d’arredo assemblando ferro e legno riciclato.
Pratiche periferiche che propongono utili riflessioni per la costruzione di mondi abitabili in accordo con l’ambiente.