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13
maggio 2010
design_mostre Giovanni Levanti Milano, Docva
Design
In occasione del fuorisalone 2010, un'antologica su Levanti. Un designer anticonvenzionale che esplora il mondo del mobile da salotto, sovverte i canoni degli imbottiti e progetta mettendo al primo posto gioco e comodità...
di Angela Pippo
Curatela vincente non si cambia e, dopo l’exploit dello
scorso salone, Careof e Viafarini ripropongono una personale dedicata a un
personaggio del design contemporaneo, sempre sotto l’attento sguardo di Beppe
Finessi.
Gli oggetti immediati e modesti di Paolo Ulian lasciano il campo ai sovversivi
mobili imbottiti di Giovanni Levanti (Palermo, 1956; vive a Milano), designer che negli ultimi
vent’anni si è fatto largamente conoscere esponendo le sue creazioni
all’interno di importanti manifestazioni e legando il suo nome a rinomate
aziende del design, da Campeggi a Cassina.
Trasferitosi subito dopo la laurea dalla sua città natale
alla capitale del design, Levanti deve molto a Milano, da cui ha assorbito lo
spirito sovversivo e sgargiante del Pop anni ’80. Quel periodo di fervente
attività per il design italiano, e in particolar modo milanese, con la
creazione del collettivo Memphis fondato da Ettore Sottsass, viene assorbito e arricchisce la
sua formazione morale di designer.
L’esposizione si propone quindi come un punto della
situazione sul lavoro passato e presente di Giovanni Levanti. Il suo stile
assume diverse forme e sembianze, nel corso degli ultimi due decenni di
attività, ma è sempre caratterizzato dal fascino per quelle linee sinuose che
trasformano la funzionalità degli oggetti in una dimensione ludica, amplificata
da un uso vivace del colore.
![Giovanni Levanti - Studio per Gobbalunga - 2007 - pastelli su carta](https://www.exibart.com/foto/74094.jpg)
Chi non viene assalito da un moto bambinesco nel desiderio
di cavalcare le sue poltroncine-cavallo a dondolo, appositamente differenziate
in versione bambino e adulto? Come del resto risulta difficile trattenersi
dalla tentazione di saltare sulla poltrona-tappeto elastico o dalla curiosità
di testare la comodità di tappeti reclinabili e sedute estensibili. Una
rivoluzione del mobile imbottito, nella polifunzionalità che può rivitalizzare
– stupendoci – ciò che ci circonda di consueto, nelle invitanti rotondità
amplificate, nell’audacia delle tinte.
Fra la semplicità di costruzioni lineari e una
rivisitazione dell’oggetto in chiave ironica si posizionano anche gli altri
complementi di arredo che arricchiscono la mostra: si passa così da un oggetto cult
come l’orologio a cucù all’ironia di panciuti salvadanai.
![Giovanni Levanti - Sneaker - 2006 - attrezzo ginnico domestico - prod. Campeggi](https://www.exibart.com/foto/74092.jpg)
A completamento degli oggetti, i disegni dell’architetto,
momento espressivo in cui l’idea prende sembianza, schizzi concisi, velocemente
tracciati, a indicare le linee essenziali delle sue forme. Legati a essi si
snoda la produzione “pittorica”, dove a caratterizzare lo stile è ancora il
profilo di solidi e forme astratte che, acquistando rigore geometrico,
potrebbero trasformarsi nei suoi tridimensionali oggetti polimorfici.
scorso salone, Careof e Viafarini ripropongono una personale dedicata a un
personaggio del design contemporaneo, sempre sotto l’attento sguardo di Beppe
Finessi.
Gli oggetti immediati e modesti di Paolo Ulian lasciano il campo ai sovversivi
mobili imbottiti di Giovanni Levanti (Palermo, 1956; vive a Milano), designer che negli ultimi
vent’anni si è fatto largamente conoscere esponendo le sue creazioni
all’interno di importanti manifestazioni e legando il suo nome a rinomate
aziende del design, da Campeggi a Cassina.
Trasferitosi subito dopo la laurea dalla sua città natale
alla capitale del design, Levanti deve molto a Milano, da cui ha assorbito lo
spirito sovversivo e sgargiante del Pop anni ’80. Quel periodo di fervente
attività per il design italiano, e in particolar modo milanese, con la
creazione del collettivo Memphis fondato da Ettore Sottsass, viene assorbito e arricchisce la
sua formazione morale di designer.
L’esposizione si propone quindi come un punto della
situazione sul lavoro passato e presente di Giovanni Levanti. Il suo stile
assume diverse forme e sembianze, nel corso degli ultimi due decenni di
attività, ma è sempre caratterizzato dal fascino per quelle linee sinuose che
trasformano la funzionalità degli oggetti in una dimensione ludica, amplificata
da un uso vivace del colore.
![Giovanni Levanti - Studio per Gobbalunga - 2007 - pastelli su carta](https://www.exibart.com/foto/74094.jpg)
Chi non viene assalito da un moto bambinesco nel desiderio
di cavalcare le sue poltroncine-cavallo a dondolo, appositamente differenziate
in versione bambino e adulto? Come del resto risulta difficile trattenersi
dalla tentazione di saltare sulla poltrona-tappeto elastico o dalla curiosità
di testare la comodità di tappeti reclinabili e sedute estensibili. Una
rivoluzione del mobile imbottito, nella polifunzionalità che può rivitalizzare
– stupendoci – ciò che ci circonda di consueto, nelle invitanti rotondità
amplificate, nell’audacia delle tinte.
Fra la semplicità di costruzioni lineari e una
rivisitazione dell’oggetto in chiave ironica si posizionano anche gli altri
complementi di arredo che arricchiscono la mostra: si passa così da un oggetto cult
come l’orologio a cucù all’ironia di panciuti salvadanai.
![Giovanni Levanti - Sneaker - 2006 - attrezzo ginnico domestico - prod. Campeggi](https://www.exibart.com/foto/74092.jpg)
A completamento degli oggetti, i disegni dell’architetto,
momento espressivo in cui l’idea prende sembianza, schizzi concisi, velocemente
tracciati, a indicare le linee essenziali delle sue forme. Legati a essi si
snoda la produzione “pittorica”, dove a caratterizzare lo stile è ancora il
profilo di solidi e forme astratte che, acquistando rigore geometrico,
potrebbero trasformarsi nei suoi tridimensionali oggetti polimorfici.
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dal 14 aprile al 22 maggio 2010
Giovanni
Levanti
a cura di Beppe Finessi
DOCVA – Documentation Center for Visual
Arts
Via Procaccini, 4 (zona Cimitero Monumentale) – 20154 Milano
Orario: da martedì a venerdì ore 11-19; sabato ore 15-19
Ingresso libero
Catalogo Corraini
Info: tel. +39 023315800; info@docva.org; www.docva.org
[exibart]