14 aprile 2010

design_preview Moda? Arte? Macché, Milano è design

 
L'evento più atteso dell'anno è tornato a Milano e, come sempre, in grande. Già dallo slogan, The event is back, promette una rivincita sull'anno precedente, meno fortunato causa crisi. E si impegna ancora una volta a stupire. La più importante design week, che ormai da anni si fonde sempre più spesso con l'arte, inizia a strizzare l'occhio anche alla moda e alla musica. L'evento per eccellenza anche quest'anno ha deciso di esagerare...

di

The show must go on. Crisi o non crisi, la macchina del Salone del
Mobile
non si
ferma: non l’ha fatto l’anno scorso, nel pieno della paralisi dei mercati, e
non lo fa quest’anno, quando si iniziano a riscontrare le vere difficoltà
post-crisi. Molte aziende sono state costrette a licenziare personale, a
ridurre la produzione e a fare tagli su tutte quelle spese definite
“superflue”, ma non sul Salone. Per le aziende, la kermesse milanese rimane la
miglior vetrina mondiale, nonché occasione per poter risorgere.
Nella settimana che va dal 14 al 19 aprile riprende vita
la fiera di Rho-Pero, nelle scorse settimane cantiere brulicante di operai, e
nel giro di pochi giorni si trasforma in grande palcoscenico. E la
rappresentazione milanese fatta di sfarzi ricomincia. In fiera a Rho non cala
il numero dei visitatori, 313.385 persino nel
2009, né delle aziende partecipanti, né la metratura degli spazi occupati,
151.500 mq nel 2010 contro i 149.871 del 2009, e sicuramente l’unica cosa a non
diminuire è la presenza. Quest’anno affianca il salone del mobile Eurocucina, il Salone Internazionale del
Bagno
e
l’immancabile Salone Satellite, parterre più ambito dagli aspiranti designer e
padiglione fra i più visitati ogni anno.
L'assalto in fera a Rho - photo Alessandro Russotti
Ma vera attrazione della settimana rimane la città, tant’è
che persino Cosmit per il 2010 ha deciso di uscire dal recinto fieristico e di
organizzare, unitamente con il comune, una mostra ad ampio raggio: Ospiti
inaspettati, case di ieri design di oggi,
curata da Beppe Finessi. L’esposizione è ospitata da
quattro case-museo: Museo
Bagatti Valsecchi, Casa Boschi Di Stefano, Villa Necchi Campiglio e Museo Poldi
Pezzoli, ai quali sarà possibile accedere, durante la settimana del salone, con
lo stesso biglietto della fiera.
Per le strade di
Milano si possono trovare in una sola settimana oltre 400 eventi organizzati da
spazi espositivi, aziende, singoli designer o gruppi che si sono adoperati per
offrire più di un evento in settimana al fine di evitare fastidiose
sovrapposizioni, solitamente tutte concentrate il mercoledì, e per sorprendere.
La Milano del 2010 è
una divisa in veri e propri distretti. E se fino a ieri eravamo abituati ad
andare solo in Zona Tortona, a
stare ordinatamente in fila sul ponte che separa la città di Milano dalla città
del design, quest’anno avremo l’imbarazzo della scelta. La stessa Zona Tortona,
per non rimanere tagliata fuori dai nuovi quartieri, si sdoppia e crea Zona
Romana design, sempre Design Partner dietro al progetto e stessa grafica, ma il
rosso Tortona viene sostituito dal blu.
Il Salone Satellite - photo Carola Merello
Il quartiere Ventura-Lambrate conferma
la sua presenza con mostre site specific che godono della presenza di grandi
nomi del design e di creativi emergenti: ricordiamo la Design Academy di
Eindhoven, Flat Design, Van Eijk & Van der Lubbe, la competion di Dezeen e
la Plus Design Gallery.
Anche il quartiere storico di Zona Isola si ripresenta con progetti
distinti ma legati da un circuito comune e, partendo dalla Stazione Garibaldi,
trasformata in Green Island con il frutteto urbano di Ton Matton, si può risalire il
vecchio quartiere operaio passando per via Pepe fino a via Thaon de Ravel, dove
oltre ai paradisi sostenibili dello spazio Misael, gemellato con Cape Town, sbarcano
anche i londinesi designersblock.
La vera novità sarà il debutto di un nuovo ma antico
distretto, Brera Design District, da sempre sede dei migliori showroom, di
gallerie d’arte e ritrovo di artisti, che ora si lancia anche nel design. A
dirigere il progetto è il team di Fuorisalone e a sostenerlo sono nomi
importanti come Moroso, Valcucine, Poltrona Frau e Richard Ginori.
Il Salone Satellite - photo Carola Merello
Mentre questi quartieri si fanno la guerra, ci sono punti
di riferimento della città, che fuori da ogni circuito continuano a proporre il
loro spettacolo per il salone. La Triennale di Milano, con un rinnovato
allestimento per il Triennale Design Museum, allestisce all’interno del
giardino un bar pensato ad hoc per l’aperitivo, Camparativo di Matteo Ragni. Nella sua sede di Bovisa, invece,
lancia la prima edizione del Compasso di Latta con un manifesto firmato da Dalisi.
L’Università
Statale, come ogni anno, viene invasa da Interni che propone Think Tank, una piattaforma per riflettere
sull’insegnamento avuto dagli Anni Zero, sulle direzioni che può e deve
prendere il design non come singola disciplina, ma unita all’architettura e
all’arte. I cortili di via Festa del Perdono saranno anche immersi dalla musica
di Lorenzo Palmieri, designer e musicista, per la serata inaugurale di mercoledì.
Ton Matton - Frutteto Urbano
Design, arte, moda e musica: sembra proprio che la
capitale meneghina per la sua festa non si faccia mancare nulla. Orientarsi tra
i padiglioni della fiera, i quartieri di Milano e i numerosi eventi sembra
impossibile. Ma Exibart suggerisce alcuni eventi da non perdere con quotidiane speednews e
una selezione tutta da leggere anche sul freschissimo Exibart.onpaper. Questo perché, anche per i non
addetti ai lavori, il Fuorisalone rappresenta un evento imperdibile. Per vivere
la città, meravigliarsi e, per una volta, esagerare!

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valia barriello

[exibart]


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