12 ottobre 2023

Edit 2023, il design sperimentale arriva a Napoli: cosa abbiamo visto in fiera

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Dalle creazioni degli emergenti under 30 al tributo al Maestro Riccardo Dalisi, la quinta edizione di Edit a Napoli si conferma un appuntamento da non perdere per il design d’autore: ecco cosa abbiamo visto, in fiera e in città

EDIT Napoli 2023, Archivio di Stato di Napoli
EDIT Napoli 2023, Archivio di Stato di Napoli

«La Poesia è una parola greca, che Platone ha introdotto nel Simposio, “poiein” vuol dire “produrre”, che cosa si produce?», Umberto Galimberti. Nel 1808 nasceva l’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio Generale del Regno, sede del Monastero dei Santi Severino e Sossio. Oggi l’Archivio di Stato è una delle location più vive di Napoli, ospita infatti numerosi eventi artistici e culturali. In questo magico luogo che trasuda d’arte e di storia, si è da poco conclusa Edit Napoli – fiera del design editoriale e d’autore indipendente, alla sua quinta edizione, con ben 100 espositori, sette programmi Cult e cinque eventi Extra diffusi nella città.

EDIT Napoli 2023, Archivio di Stato di Napoli
EDIT Napoli 2023, Archivio di Stato di Napoli
EDIT Napoli 2023, Archivio di Stato di Napoli
EDIT Napoli 2023, Archivio di Stato di Napoli
EDIT Napoli 2023, Archivio di Stato di Napoli
EDIT Napoli 2023, Archivio di Stato di Napoli

Ben disposti tra gli spazi esterni dell’Archivio (Chiostro del platano, atrio dei marmi, atrio primo e atrio Capasso) e spazi interni (sala Catasti e sala Filangieri) l’innovativa fiera, ideata e curata da Emilia Petruccelli e Domitilla Dardi, si conferma un appuntamento imperdibile per gli amanti del design contemporaneo. Nata per supportare, promuovere e celebrare una nuova generazione di designer-creators che sta sfidando la tradizionale catena di produzione e distribuzione, ha l’obiettivo di sostenere e promuovere un nuovo concetto di design fondato sulla territorialità e la sostenibilità.

EDIT Napoli 2023, Archivio di Stato di Napoli
EDIT Napoli 2023, Archivio di Stato di Napoli ph. Eller Studio
EDIT Napoli 2023, Archivio di Stato di Napoli
EDIT Napoli 2023, Archivio di Stato di Napoli ph. Eller Studio
EDIT Napoli 2023, Archivio di Stato di Napoli
EDIT Napoli 2023, Archivio di Stato di Napoli

L’allestimento della fiera è stato realizzato dallo studio Stamuli, vincitore dell’edizione 2021, che nell’atrio di ingresso ha realizzato un open space di convivialità, un bar modulare in acciaio inox e un sistema di sedute minimal, grazie al supporto delle aziende Very Simple: Kitchen, Plastiz e Armacell.

EDIT Napoli 2023, STAMULI VERYSIMPLEKITCHEN ph. Francesco Stelitano

Come già per le precedenti edizioni, EDIT Napoli ha premiato, con il sostegno di Crédit Agricole Italia, gli espositori che si sono distinti per l’innovazione e la ricerca del progetto. Il vincitore della sezione Seminario, dedicata agli emergenti under 30, è il designer torinese Giorgio Bena con Lockwerk, una raffinata libreria dalla componibilità sartoriale. Per l’area main invece il vincitore è il pouf Tracce, il progetto di ruga.perissinotto che dà nuova vita alla lana di alpago e di lamon, un materiale che, da scarto, diventa opportunità di riscoperta storica e culturale. Infine, una menzione speciale per la collezione Nasse, l’innovativo e sostenibile progetto di Rehub, che trasforma gli scarti delle vetrerie di Murano in una pasta che può assumere diverse forme grazie alla stampa in 3D.

EDIT Napoli 2023, Archivio di Stato di Napoli
EDIT Napoli 2023, The Award, ph. Eller Studio
EDIT Napoli 2023, Rehub, ph. Eller Studio
EDIT Napoli 2023, Ruga.perissinotto, ph. Eller Studio

L’area del Seminario ha accolto anche un’ampia rappresentanza internazionale, in collaborazione con l’Ambasciata e il Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia e con l’Instituto Cervantes de Nápoles, come il tavolo in metamorfosi spirale ispirato a Escher di Sven Wenting o Violet del designer Marius Boekhorst, un cubo di vetro che attenuando il colore dei fiori, esprime il sentimento della nostalgia e Glitch carpet di Felix Pöttinger, un Tappeto in Seta Artificiale che si ispira all’arte frattale e al datamoshing. Tra i progetti italiani di questa sezione, ci sono le poetiche candele di Relight venice che riprendono le architetture veneziane e riutilizzano, per le basi, le forcole delle gondole; le sculture/arredi realizzate con la carta riciclata lucchese di Jonathan Bocca e la scultura modulare Roma di Federica Cammarota che reinterpreta in chiave contemporanea il tradizionale sanpietrino romano.

EDIT Napoli 2023, Mediterranea by Medaarch, ph. Eller Studio
EDIT Napoli 2023, Cimento, ph. Eller Studio
EDIT Napoli 2023, Dante Negro, ph. Eller Studio
EDIT Napoli 2023, No Smoking the future, ph. Eller Studio

Un posto d’onore è riservato a Unfolding Partenope la grande installazione site specific per il Chiostro di marmo, disegnata da Thirtyone Design + Management, che invita a riflettere sulla leggendaria figura mitologica della sirena Partenope, simbolo della città. Sembra voler creare un dialogo con quest’ultima lo scenografico stand di Ccontinua +mamt, vincitori della scorsa edizione, che invitano i visitatori a immergersi nel mondo incantevole delle sirene. Lungo il percorso incontriamo anche Franca e Allegra, una linea di tavoli dolcemente nostalgica progettata da Punto Zero per case d’altri tempi. Proseguendo è difficile non imbattersi in uno degli arazzi d’autore di Torri Lana 1885 + Studiocharlie, una collezione realizzata da diversi designer internazionali chiamati a creare delle connessioni con la storia del design italiano e a reinterpretare in maniera personale la tecnica jacquard.

EDIT Napoli 2023, DELSAVIO, ph. Eller Studio
EDIT Napoli 2023, Arianna De Luca, ph. Eller Studio

Nel Chiostro invece abitato dal grande platano millenario, incontriamo la lampada Ter di Paolo Marasi, tra i vincitori dell’anno scorso, che con il suo scheletro di carta sottile sembra una scultura di luce pura, in sospensione. Tra gli specchi color pastello un po’ optical di Giovanni Botticelli, i vasi della serie Licheni di R+S e gli skate board in versione miniskate di Alessio Scalabrini, il nostro viaggio termina, almeno all’Archivio, con Terra una linea di notebook e prodotti di grafic design ideata da Positional con l’industria tipografica Rubbettino e Studio Eremo ispirata a sei luoghi da tutelare.

EDIT Napoli 2023 CULT, Fabio Novembre X Feudi di San Gregorio, Tribute to Riccardo Dalisi, ph. Francesco Squeglia
EDIT Napoli 2023 CULT, Allegra Hicks, ph. Eller Studio

Una volta usciti dall’Archivio di Stato sono sette gli eventi di Edit Cult, un programma di esposizioni diffuse in alcuni dei luoghi più iconici di Napoli. Ricordiamo fra questi Tribute to Riccardo Dalisi, un omaggio di Fabio Novembre al maestro Riccardo Dalisi, a un anno dalla sua scomparsa, nella Basilica di Santa Maria della Sanità. L’intervento di Allegra Hicks, Lucielle, alla  Chiesa Museo di Santa Luciella, un centrotavola realizzato in porcellana, in collaborazione con lo storico Istituto Caselli Real Fabbrica di Capodimonte, omaggio alla protettrice degli occhi; Unico, installazione realizzata dalla storica azienda Pedrali e DWA Design Studio, a Palazzo Marigliano, nata dal riuso dei materiali derivanti dalle lavorazioni di Pedrali; e infine Lava il progetto dell’azienda campana Ranieri con i designer e architetti Francesco Meda e David Lopez Quincoces che hanno realizzato un’installazione contemporanea con protagonista la pietra lavica all’interno del Chiostro di Santa Maria la Nova.

 

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1 commento

  1. I really like the piece that you wrote about dutch designers. Can you edit the massage?? because my name is spelt wrong. It is Sven Wenting from Sordile. Sven with the V.

    ”L’area del Seminario ha accolto anche un’ampia rappresentanza internazionale, in collaborazione con l’Ambasciata e il Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia e con l’Instituto Cervantes de Nápoles, come il tavolo in metamorfosi spirale ispirato a Escher di Swen Wenting o Violet del designer Marius Boekhorst, un cubo di vetro che attenuando il colore dei fiori, esprime il sentimento della nostalgia e Glitch carpet di Felix Pöttinger, un Tappeto in Seta Artificiale che si ispira all’arte frattale e al datamoshing. Tra i progetti italiani di questa sezione, ci sono le poetiche candele di Relight venice che riprendono le architetture veneziane e riutilizzano, per le basi, le forcole delle gondole; le sculture/arredi realizzate con la carta riciclata lucchese di Jonathan Bocca e la scultura modulare Roma di Federica Cammarota che reinterpreta in chiave contemporanea il tradizionale sanpietrino romano.”

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