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Il design e l’alto artigianato della Sardegna contemporanea vanno in mostra a Sassari
Design
Nella Sardegna del dopoguerra, l’intervento di Eugenio Tavolara (1901 – 1963) rappresentò per l’isola il definitivo accesso al mondo dell’artigianato e del design in ambito nazionale ed internazionale. Tavolara lo fece con un progetto ambizioso e lungimirante, quello di ISOLA – Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano, fondato negli anni Cinquanta per favorire il rinnovamento dell’artigianato sardo attraverso il dialogo fra artisti, designer e artigiani.
“Faccio con la mente/ Penso con le mani- Artigianə, Designer e Makers della Sardegna contemporanea”, la mostra a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Luca Cheri, promossa dal Comune di Sassari con il supporto di Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna e organizzata dal Museo Nivola di Orani, ricompone quello spirito di intreccio di competenze e di collaborazioni, che Eugenio Tavolara volle per il suo composito progetto. L’apertura del Padiglione intitolato al designer, opera dell’architetto Ubaldo Badas (1904-1985) e costruito nel 1956, è valso venticinque anni di attesa per la città di Sassari e per la Sardegna (il 1997 fu l’ultima data di reale apertura, seguirono solo sporadici eventi). Ora, dal 20 dicembre 2022, il sito viene restituito al pubblico con la mostra che chiuderà il 31 maggio 2023.
Nell’inversione dei sensi del titolo della mostra, si definisce una logica del fare che ci introduce tout-court nell’universo creativo del maker, un intreccio che si concretizza nello spazio allestito del Padiglione.
Privo di una gerarchia espositiva, le opere di artigianato e design sardo vengono esposte strato dietro strato, layer dopo layer, sino all’ultima parete, dove l’allestimento ci appare flat, piatto. Un democratico piano di incroci, relazioni e commistioni tra high-tech e tessitura, ceramica e legno, senza ricorrere ad alcuna settorializzazione. I creativi si incontrano, i progetti si mischiano, in un preciso intento di una continuità dell’eredità di Tavolara. La mostra riparte dal fortunato step di dieci anni prima, con la XIX Biennale dell’artigianato DOMO che valse un prestigioso riconoscimento internazionale con il Compasso d’oro ADI – Associazione per il Disegno Industriale.
L’open-space occupato dalla mostra all’interno del Padiglione si presenta come un enorme playground, una gigantesca stanza dei giochi di artisti, designer, artigiani che, con progetti singoli o in collaborazione tra loro, spalancano gli ultimi quindici anni di lavoro in una Sardegna che si presenta sperimentatrice, giocosa, ironica.
La stilizzazione dei tappeti sardi è il punto di partenza per narrazioni sarcastiche e pungenti, il lavoro di intreccio delle sedute vira su tonalità pop, la ceramica si trasforma in animali dalle forme tondeggianti o dai toni pastello. La tradizione sarda, così scomposta e alleggerita dai rimandi di un mondo antico e ieratico, si presenta sulla scena di settore un passo oltre quel solco di proposta reiterata della tradizione antica.
Le numerose collaborazioni nel campo high-tech e del design industriale schierano il proprio contributo di collaborazioni e progetti sul piano internazionale. Sorprendono le felici combinazioni tra manufatti attuate sul piano espositivo: tavole da surf accostate a tessuti, motociclette e cuscini. Non manca inoltre la presenza dei creativi degli spazi accademici e universitari nella sezione della mostra dedicata all’Accademia di Belle Arti di Sassari, al DADU – Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari e allo IED – Istituto Europeo di Design di Cagliari.
“Faccio con la mente/Penso con le mani” sceglie inoltre di rendere omaggio alla figura dell’orafo sassarese Vincenzo Marini (1939 – 2020), figura chiave del design e dell’artigianato d’avanguardia in Sardegna a partire dagli anni Sessanta, con una selezione dei suoi gioielli raffinati e innovativi.
L’apertura del Padiglione Tavolara promette di guardare al suo stesso futuro: nella volontà delle amministrazioni locali e della Regione viene confermata l’apertura del nuovo polo museale della città di Sassari.
In mostra: Alterego Surfboards, Antonio Arcadu, Stefano Asili, Silvio Betterelli, Andrea Branzi, Arias, Artijanus Artijanas, BAM Design, Silvio Betterelli, Stefano Carta Vasconcellos, Monica Casu, Annalisa Cocco, Serena Confalonieri, Cube Controls, Antonello Cuccu, Paolo Curreli, Gianni Cusinu, Mara Damiani, Ebanisteria Meccanica, Fabrizio Felici, Giuseppe Flore, Antonio Forteleoni, Jari Franceschetto, Caterina Frongia, Francesco Frulio, Pietro Fois, Heart Studio, Paulina Herrera, Giulio Iachetti, Lalanà, MAAN Motocicli Audaci, Antonio Marras, Carolina Melis, Roberta Morittu, Mustras, Antonio Nivola, Eugenia Pinna, Genesio Pistidda, Pretziada, Caterina Quartana, Fabio Ruina, Celestino Sanna, Mauro Scassellati, Gianfranco Setzu, Studio Pratha, Celestino Sanna Studio, Su Trobasciu, Tempo Artigiano, Terrapintada, Tessile Medusa, Maria Antonia Urru, Walter Usai, Sara Vignoli, Roberto Virdis, Zannellato/Bortotto. E inoltre l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, il DADU Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari e lo IED Istituto Europeo di Design di Cagliari.