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Disegnare il futuro. Sviluppo, innovazione, sostenibilità, bellezza: è il tema dell’edizione 2020 dell’IDD-Italian Design Day, la rassegna tematica che si tiene il 5 novembre 2020 e lanciata nel 2017 dal MAECI – Ministero per gli affari esteri e per la cooperazione internazionale Farnesina in collaborazione e con il sostegno del MIBACT – Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
Rispetto al recente passato, allo scopo di dare continuità al progetto, la manifestazione si svolge in formato virtuale, consentendo una divulgazione molto più ampia dei contenuti e, soprattutto, un confronto formativo e cognitivo che si svilupperà anche nei prossimi mesi. L’obiettivo è chiaro: definire, in maniera molto nitida, la capacità propositiva del design italiano e del “Made in Italy”, ipotizzando scenari sempre nuovi, capaci di superare la retorica autoreferenziale e mantenere al centro delle proposte il miglioramento della vita e la salvaguardia del pianeta. Tema ancor più attuale se lo si rapporta al contesto dell’emergenza sanitaria attualmente in corso.
Il valore della creatività, al centro dell’Italian Design Day: la testimonianza di Mongelli
«Italian Design Day comprende un ricco palinsesto di eventi promozionali realizzati dalla rete delle Ambasciate, dei Consolati, degli Istituti Italiani di Cultura e degli Uffici ICE all’estero e si è affermato negli anni come efficace strumento di sostegno all’internazionalizzazione di un comparto industriale strategico e decisivo per il Sistema Paese. Un talento, frutto di saperi e conoscenze radicate nel disegno industriale italiano, che potrà essere condiviso in una modalità del tutto nuova», ha specificato Fabio Mongelli, ambasciatore italiano del design 2020, direttore RUFA – Rome University of Fine Arts e presidente del Coordinamento istituzioni Afam non Statali (Cians).
«Un segnale di quanto l’inventiva e la necessità di comunicare esperienze riescano a prevalere su ogni ostacolo e barriere, regalando motivi di condivisione e speranza. In questo ambito diventa decisivo il valore della formazione italiana alle professioni creative: idee e progetti per un futuro sostenibile per rispondere alle esigenze di fruizione di quello che può essere definito come un nuovo sistema artistico nazionale, oramai in fase di materializzazione, proiettato nel dare a quella visione riportata nell’Agenda Europea 2030», ha concluso Mongelli.