Facciamo un gioco: prendi della carta, ripassa mentalmente tutte le lettere dell’alfabeto e prova a immergerti nell’estetica di Wes Anderson. Fatto? Se ti sembrano dei fattori inconciliabili o quanto meno bizzarri da mettere insieme, è ora di lasciarti sorprendere dal lavoro della designer britannica Mel Edwards. Laureata nel 2017 all’Università di Leeds in “Graphic & Communication Design”, sin da subito dimostra una grande passione per l’artigianato cartaceo e il design tattile. Infatti, è proprio da questa attenzione che nasce il suo progetto che vede protagonisti la carta e l’alfabeto e che incontra “Accidentally Wes Anderson”.
A qualcuno la frase “Accidentally Wes Anderson” suonerà curiosamente familiare (ne scrivevamo anche qui): si tratta, infatti, di un progetto nato nel 2017 attraverso una pagina Instagram (peraltro piuttosto seguita) che omaggia il regista e il suo sguardo sul mondo. Qui vengono postate delle fotografie di edifici che sembrano usciti direttamente da una sua pellicola: sono sfondi perfetti per un immaginario che fa della simmetria la sua ossessione, dei colori pastello il proprio microcosmo cromatico. Il riscontro è stato tanto positivo che nell’ottobre del 2020 il creatore Wally Koval ha pubblicato un libro che raccoglie i tre anni di attività del progetto (a cui puoi continuare a contribuire anche tu: qui le info).
Un lavoro dai vari risvolti, quindi, che è stato citato e rielaborato anche da Mel Edwards attraverso la realizzazione di speciali lettere. Riprendendo le foto delle architetture, la designer è riuscita a dar vita a un alfabeto originale e dall’esecuzione unica. Ogni carattere è una vera e propria scultura di carta dalla pregiatissima fattura artigianale, costruita in circa sette ore di lavorazione. Un interesse, il suo, che si fa spazio tra la passione per il cinema, l’architettura e il design, generando un’agilità creativa che va al di là dei confini delle singole discipline. «Adoro visitare città diverse ma, di solito, quando torno, al posto di un rullino fotografico pieno di scatti miei e dei miei amici, ho un album di immagini di bidoni rovesciati ed edifici colorati. Penso che questo sia particolarmente evidente nel mio ultimo progetto», ha dichiarato Edwards a Creative Boom. Insomma, un vero paradiso per gli amanti del design tipografico e di Wes Anderson, che potranno finalmente divertirsi a guardare quelle lettere dell’alfabeto tanto ricche di simmetrie e colori.
Ma non finisce qui. Il progetto di Mel Edwards si inserisce in un programma più ampio, denominato, appunto, “36 days of type” (giunto all’ottava edizione) e promosso dallo studio di design Treintayseis. Lo scopo di questa call for artists è proprio quello di incoraggiare la creatività partendo dalla reinterpretazione dell’alfabeto e dei numeri. In corso dal 5 aprile al 10 maggio, è una maniera di rivivere in modo stra-ordinario l’universo tipografico, al quale siamo così abituati ma che, grazie a designer, illustratori e artisti, è sempre in grado di sorprenderci.
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