18 settembre 2021

La linea del design, dal Mediterraneo al mondo, passando per il Materia Festival a Catanzaro

di

Giunto alla sesta edizione, il Materia Festival torna a Catanzaro per raccontare il design mediterraneo e internazionale, tra talenti emergenti e oggetti iconici

Loto credit Tipstudio

Il Mediterraneo è la culla della nostra storia ma anche del nostro futuro, attraverso il design: ritorna in formato fisico, finalmente in presenza, dopo l’edizione digitale dello scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria, il Materia Independent Design Festival, che dal 24 al 26 settembre porterà il meglio della progettazione emergente negli spazi suggestivi di Palazzo Fazzari di Catanzaro. Luogo di esposizione ma anche di scambio di idee, sarà l’occasione per confrontarsi con i talenti del design, con le aziende del settore e con le grandi firme. Ma anche per scoprire la tradizione progettuale e artigianale calabrese.

«Negli anni abbiamo fatto incontrare tra loro realtà apparentemente lontane o opposte, come l’artigiano di un piccolo paese dell’entroterra calabrese e il designer che si muove nella scena internazionale oppure il personaggio creativo in fase di formazione e un’azienda affermata e strutturata», spiegano gli organizzatori del Festival, gli architetti Domenico Garofalo e Giuseppe Anania di Officine AD. «Abbiamo dato la possibilità a tanti giovani di esprimersi, di comunicare il loro talento, oggi li ritroviamo a distanza di qualche tempo, hanno realizzato o stanno per realizzare i loro sogni e noi, in questa edizione, vogliamo raccontarlo».

Dal Grand Tour al sacro: il design al Materia Festival

Tante le sezioni tematiche, dal taglio curatoriale, di questa sesta edizione di Materia Festival. Esposte nelle sale di Palazzo Fazzari ritroviamo le creazioni di Antonio Aricò, Matteo Cibic, Sara Ricciardi, Elena Salmistraro, Tommaso Spinzi, che hanno reinterpretato il tema del sacro. Le opere sono confluite nella “Collezione Santa”: la Madonna viola di Antonio Aricò, l’Inginocchiatoio di Matteo Cibic, l’Ostensorio di Sara Ricciardi, il Trono di Elena Salmistraro, l’Altare di Tommaso Spinzi, costruiscono un racconto simbolico e poetico, che rilegge in chiave contemporanea la tradizione liturgica calabrese, trasfigurandola in oggetti di uso quotidiano.

Sara Ricciardi, Ostensorio

“Designing Gran Tour” è invece il progetto, iniziato nel 2016, realizzato da Lanificio Leo con l’intento raccontare la nascita del processo creativo, mettendo insieme designer, aziende e realtà culturali locali. Il progetto ha portato i designer italiani e internazionali sulle orme dei viaggiatori del Grand Tour del XVII secolo, per esplorare il territorio calabrese, raccoglierne i paesaggi e gli stimoli e per poi ricreare quelle atmosfere nella realizzazione di sette arazzi. I designer Sigrid Calon, Laura Daza, Giulio Iacchetti, Emilio Salvatore Leo, Kensaku Oshiro, Studiocharlie, Victor Vasilev sono, infatti, stati condotti in viaggio da Ginevra Gaglianese, storica dell’arte con una conoscenza profonda del territorio, attraverso la storia e il modo in cui la Calabria è stata percepita nel corso della Storia da altri viaggiatori e hanno visitato alcuni dei luoghi più suggestivi della regione. Da questi luoghi, dall’esperienza comune i designer hanno tratto l’ispirazione necessaria per dar vita ai 7 arazzi contemporanei, tessuti da Torri Lana 1885.

Ph. Sara Ferraro

Young è la sezione del festival Materia dedicata alla valorizzazione dei talenti under 40, coinvolti tramite una call annuale incentrata su un tema intorno al quale sviluppare la creazione di un prodotto. Per l’edizione 2021 vengono esposti i due oggetti vincitori della call 2020, “Miracoli di Design”: Lanterna, della designer romana Valentina Mancini e Segnacoli e i vasi anfora di Stella Orlandino, designer di origine siciliana.

Ampio spazio anche alle collezioni di Tipstudio, coppia formata da Tommaso Lucarini e Imma Matera, vincitori di due edizioni del Festival Materia. Tipstudio al festival espone le collezioni Apollineo, Loto e Secondo Fuoco, quest’ultima creata a partire dalle scorie di fusione, residuo impuro che emerge sulla superficie del metallo fuso, dando vita a una riflessione sulle molteplici anime della materia.

Apollineo, Tipstudio

I protagonisti della storia design, tra mostre speciali e talk

Dagli under 40 ai maestri della storia del design: quest’anno, al Materia Festival saranno celebrati tre personaggi iconici, con un progetto espositivo speciale, Vico Magistretti, Enzo Mari, scomparso solo un anno fa, e Bruno Munari. I loro oggetti rappresentano icone indiscusse del design italiano, che hanno segnato la storia del progetto con il loro equilibrio perfetto di innovazione e creatività, inventiva e ricercatezza estetica, come la lampada Atollo di Magistretti prodotta da Oluce, il calendario perpetuo Timor di Mari per Danese o la lampada a sospensione Falkland di Munari per Artemide.

Parte importante del programma di Materia Festival è costituito dai talk, che coinvolgono protagonisti del mondo del progetto e del design italiano e internazionale. Gli incontri di quest’anno vedranno protagonisti: Emilio Salvatore Leo, architetto, titolare e direttore creativo del Lanificio Leo, la più antica fabbrica tessile della Calabria; Tipstudio, il duo creativo multidisciplinare che ha origini tra Matera e Pietrasanta, con base a Firenze; Mauro Bubbico, grafico professionista, che privilegia i temi dell’educazione ambientale e sociale, raccontando i territori con inconfondibile personalità; Enzo Calabrese, architetto e designer compasso d’oro; Gianluca Peluffo, architetto affermatosi nel panorama internazionale dell’architettura per la sua attività creativa e di costruzione architettonica.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui