Fin dalla sua nascita, il colosso danese del giocattolo LEGO ha votato il suo impegno nel riconoscere l’importanza che assumono le attività ludiche nello sviluppo dei bambini, in particolare il modo in cui la capacità di connettersi con gli altri e con l’ambiente circostante risulti essere imprescindibile nel loro processo di crescita. Mai come di questi tempi, inoltre, il concetto di inclusione risulta essere una scelta di natura etica e culturale orientata alla partecipazione collettiva e diretta a creare un ambiente educativo che predilige la valorizzazione della diversità del singolo. LEGO Foundation e LEGO Group da sempre abbracciano questa pratica didattica ma ora fanno un ulteriore passo in avanti, annunciando il lancio di un progetto davvero speciale. Si tratta di LEGO Braille Bricks, la prima serie di mattoncini ideati per insegnare l’alfabeto Braille a bambini con disabilità visive, oltre che a sviluppare il pensiero critico e le abilità tattili.
Questi speciali mattoncini, pur mantenendo la loro forma originale, presentano i bottoncini nella loro parte superiore disposti formando le lettere e i numeri dell’alfabeto Braille, il sistema di scrittura e lettura tattile a rilievo per ipovedenti e non vedenti. Restando sempre compatibili con i restanti mattoncini LEGO, ognuno di essi presenta stampata la lettera, il simbolo o il numero corrispondenti, rendendo così possibile la collaborazione paritaria di bambini ipovedenti con i loro coetanei e insegnanti vedenti.
«Con i mattoncini Braille, Lego Foundation ha creato per i bambini non vedenti un modo totalmente nuovo e coinvolgente per imparare a leggere e scrivere». È così che David Clarke, direttore dei servizi presso il Royal National Institute of Blind People, ci spiega l’enorme potenziale di LEGO Braille Bricks nel processo di apprendimento per bambini ipovedenti. Ha la capacità, infatti, di offrire qualcosa di tangibile che tuttavia può essere riorganizzato in modi completamente diversi, aprendo così inedite porte dell’apprendimento e rendendo le diverse materie scolastiche decisamente più accessibili e divertenti.
Il progetto viene proposto alla Lego Foundation nel 2011 dall’Associazione danese dei non vedenti e, dopo anni di cooperazione tra diverse associazioni per non vedenti di tutto il mondo, è stato presentato a Parigi nel 2019 in occasione della conferenza Sustainable Brands. Da allora, LEGO Group e LEGO Foundation hanno lavorato per presentare il progetto in ben sei lingue diverse (danese, inglese, norvegese, tedesco, francese e portoghese), pronosticando di aggiungerne altre cinque nei primi mesi del 2021.
Distribuiti in kit con più di 300 mattoncini comprendenti i numeri da 0 a 9, l’alfabeto nella lingua scelta, oltre che i simboli matematici e la punteggiatura, i LEGO Braille Bricks verranno distribuiti gratuitamente a scuole, istituti selezionati e centri per l’educazione di bambini ipovedenti, collaborando con partner locali per una corretta formazione dei docenti. È proprio sui docenti che LEGO sceglie di puntare la propria scommessa, contribuendo anche alla creazione di un gruppo Facebook, Lego Braille Bricks Community, in cui agli insegnanti viene offerta la possibilità di confrontarsi e scambiarsi spunti differenti così da sfruttare al meglio le risorse di Lego Braille Bricks.
Attualmente, LEGO Braille Bricks è disponibile in Brasile, Danimarca, Francia, Germania, Norvegia, Regno Unito e Stati Uniti. In Italia, invece, dovremo aspettare aprile 2021, anno della distribuzione anche in Australia, Austria, Belgio, Canada, Finlandia, Irlanda, Nuova Zelanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Paesi Bassi.
La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…
Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…
Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…
Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…
La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…
Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…
Visualizza commenti
Ho comprato un set LEGO Architecture della Statua della Libertà durante la nostra vacanza in famiglia a New York. Mio figlio ha avuto un po' di problemi a costruire il set da solo, ma ora la copia finita ha un aspetto molto bello nel nostro soggiorno.
Grazie per l'articolo