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In Italia, di solito design fa rima con Milano. Eppure, ci sono alcune forze che si stanno muovendo anche altrove. È il caso di Cappelli Identity Design, studio nato nel 2009 nel quartiere Appio Claudio a Roma e adesso, dopo dieci anni, trasferitosi in un nuovo ufficio appena restaurato in una graziosa palazzina in stile umbertino poco distante da San Giovanni in Laterano.
Un grande open space, adesso aperto e funzionale, con i suoi ventidue dipendenti, ospita i due aspetti progettuali dello studio: il design e la strategia. Da qui nasceranno proposte future volte alla promozione della contaminazione artistica tra creativi nazionali e internazionali attraverso iniziative quali: una residenza d’artista, diverse postazioni libere per brevi periodi dedicate ai designer e borse di studio per studenti provenienti dai paesi svantaggiati. Tutto con l’obiettivo di contaminarsi a vicenda nel rispetto delle radici e del territorio di ciascuno e con la sola ambizione di diventare un modello di successo, un case study.
Lo studio ha annunciato qualche giorno fa l’investimento economico di 1 milione di euro, tra acquisto della location e ristrutturazione. È lo stesso Emanuele Cappelli a fornire conto e ragione di questo nuovo investimento. Classe 1978, docente di Graphic Design alla RUFA (Rome University of Fine Arts) dove è stato anche ideatore del RUFA Contest – ormai giunto alla sua quinta edizione e che ha visto ospiti internazionali come David LaChapelle, Shirin Neshat, Francis Kéré, Karim Rashid e Stefan Sagmeister – nonché, professionista con alle spalle varie esperienze come direttore creativo di diverse aziende. Inoltre, in qualità di fondatore dello studio, afferma: “Cappelli Identity Design è un segnale positivo per la città di Roma e per il mondo del design: abbiamo creato un dialogo tra le nostre radici e il futuro del design italiano investendo su Roma. Caratterizzata da una forte personalità sperimentale e da una profonda etica professionale, Cappelli Identity Design è la giovane fucina del design italiano contemporaneo”.
Lo studio propone un approccio rigoroso e creativo, in grado di rispondere a qualsiasi esigenza di comunicazione: brand identity, visual design, digital strategy e social media marketing. Per questo, a coadiuvare il lavoro creativo di Emanuele e di tutti i giovani designer che lo affiancano, è stata pensata sin dagli albori una branca rivolta al marketing e alla comunicazione digitale che fa capo ad Arianna Cappelli, esperta del settore e dal 2010 membro di Cappelli Identity. I due settori dello studio comunicano tra loro in un’ottica di condivisione e strategia in cui i progetti non sono appannaggio di pochi, ma diventano figli del confronto e della contaminazione.
Tra i propri clienti, Cappelli Identity annovera CIR Group, Emirates, FAO, Fondazione TIM, Istituto Luce Cinecittà, Gruppo Kering, Gruppo San Donato, Morrow Sodali, NewYork Tag, Olivetti, RUFA, Sogefi, Terna, TI Sparkle.
Inoltre, lo studio romano si è distinto nel design contemporaneo con i successi ottenuti nella direzione creativa dell’Italian Pavilion del Festival di Cannes 2019, delle cinque edizioni del RUFA Contest, dell’Italian Pavilion della 75a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e con i riconoscimenti avuti nell’ambito dell’Olivetti Design Contest 2018-19.
E proprio sulla scia di quest’ultimo esempio, lo studio pone grande attenzione e accortezza all’ambiente lavorativo riprendendo l’affermazione di Adriano Olivetti: “Io voglio che la Olivetti non sia solo una fabbrica, ma un modello, uno stile di vita. Voglio che produca libertà e bellezza perché saranno loro, libertà e bellezza, a dirci come essere felici”.
Cappelli Identity Design diventa dunque, il luogo in cui artisti e designer trovano la circostanza indispensabile per incontrarsi e scontrarsi in una produttiva contaminazione leale, competente e visionaria. (Eleonora Del Riccio)
Cappelli Identity Design
www.cappellidesign.com
Via Emanuele Filiberto, 271
00185 Roma
info@cappellidesign.com