E voi come ve lo immaginate un museo a misura di bimbo? Bhè, credetemi, non ha niente a che vedere con certi insopportabili musei dei grandi, dove bisogna camminare per ore, zitti, zitti e dove appena ti avvicini ad un quadro per vederlo meglio suona un allarme che ti rompe i timpani. I musei per bambini sono come piccole città colorate, dove tutto è a portata di mano e tutto si può, anzi si deve toccare. Sì, avete letto bene, ho scritto “si deve toccare”, perché è proprio così che, secondo gli inventori di questi “supermusei”, i bambini dai 3 ai 12 anni possono capire meglio ciò che vedono. Inoltre nei musei per bambini è obbligatorio ridere, gridare, correre e giocare, e le mamme, i papà ed i professori che fanno da accompagnatori sono tenuti a fare altrettanto! In questi musei troverete soprattutto mostre sulla natura, sul mondo degli animali, sul corpo umano e sulle tecnologie, ma anche planetari da dove si guardano le stelle, grandi cinema tridimensionali, mostre d’arte vera e propria, fatte con le opere di grandi e piccoli artisti, e ancora laboratori bellissimi dove s’impara a dipingere, a costruire qualcosa, o ad usare il pc.
Un piccolo mondo dove non ci si annoia mai insomma, divertente come un Luna Park! Per aiutarvi a farvene un’idea vi descrivo i più famosi di questi musei:
In America, c’è il “Children’s Museum d’Indianapolis” ( www.childremuseum.org ), uno dei più “vecchi” di tutti (pensate che è aperto dal 1899!), e senz’altro il più grande, con i suoi 15.000 mq da visitare. Dal Planetarium del Children’s Museum si scoprono i segreti delle costellazioni; nel suo superequipaggiato “Cinedome” si fanno viaggi incredebili, nel mondo dei delfini, o nella bocca dei vulcani; oppure, nello spazio “All aboard” (“Tutti a bordo”), sembra di entrare in una vera stazione ferroviaria del 1800, dove si può giocare con tanti trenini d’epoca. A Londra invece c’è “Eureka!”,(www.eureka.org.uk/ ),
dove un simpatico robottino spiega com’è fatto il corpo umano, o dove per un giorno si diventa “piccoli giornalisti”, e si scoprono tutti i segreti del mondo della tv, della radio e dei giornali. Se i bimbi inglesi giocano a fare i reporters, quelli francesi possono trasformarsi in piccoli “scienziati pazzi” nella “Cité des Enfants” di Parigi (www.cite-sciences.fr/ ), all’interno della Città della Scienza e dell’Industria nel famoso Parc de la Vallette: ve lo immaginate come devono essere divertenti gli esperimenti di un laboratorio che si chiama “Electricité”? Fortunatamente i bimbi italiani che si sentono un po’ scienziati non devono arrivare fino a Parigi per divertirsi! Basta farsi accompagnare a Napoli, nella “Città della Scienza” (leggi l’articolo “Finalmente è arrivata l’estate dei piccoli”, o naviga in www.cittadellascienza.it )uno dei due famosi Musei dei Bambini che si trovano in Italia. L’altro è la “Città dei bambini di Genova” (www.cittadeibambini.net ), che ha ripreso le idee del museo di Parigi per i contenuti, ma è originale per i suoi colorati percorsi: una lunghissima strada arancione vi porterà, da una sala all’altra, fino ai “bolli”, gli spazi da dove cominciano i vari laboratori, e da cui si diramano tante stradine secondarie, corrispondenti ciascuna ad un percorso di divertimenti diverso. Per finire vi do qualche anticipazione curiosa su due dei musei per bimbi che stanno per aprire: nella capitale, entro dicembre 2000, ci sarà il “Museo dei Bambini di Roma”(www.mdbr.it ), a due passi da P.zza del Popolo, in un grande ex deposito dei Trasporti Pubblici, lo Spazio Flaminio.
Il suo punto forte sarà l’educazione al rispetto dell’ambiente, nella quale il museo stesso darà il buon esempio: verrà infatti realizzato in materiali riciclati e riciclabili e l’energia elettrica che userà sarà prodotta da un sistema di pannelli solari che catturano i raggi del sole. Aprirà entro l’anno anche il “Museo dei Bambini di Milano” (www.muba.comm2000.it ), nell’ex Ippodromo della città. Al Muba andranno di moda le mostre temporanee sull’attualità e le nuove tecnologie, che anche i bimbi più piccoli potranno imparare divertendosi.
Insomma, non ci resta che aspettare la loro apertura, ed intanto, per ingannare il tempo, farci un giretto nei siti indicati in questo articolo….
Germana Mudanò
[exibart]
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Che bello sapere che finalmente anche in Italia stanno aprendo nuovi Musei per bambini a misura loro e senza andare molto, per noi che ci troviamo al centro Italia e che spesso abbiamo portato i nostri bambini a Genova,ora anche a Roma potremmo scoprire spazi adatti ai nostri bambini dove oltre a divertirsi imparano!!!!Complimenti per chi ha pensato ai
futuri uomini del domani in modo intelligente facendo leva sulla loro iperattività di oggi permettendo di sfruttare in modo congeniale tutte le loro grandi potenzialità.
Il contatto con la nostra responsabile per la didattica e l'arte&bambini:
a.trasatti@exibart.com
I musei dei bambini sono un argomento quasi sconosciuto nel nostro paese, lo so bene io che sull'argomento sto preparando la mia tesi di laurea!
E' difficile reperire materiale, le agenzie formative, le famiglie, le scuole, sono poco informate sull'argomento, quando invece questo si presenta come una grande innovazione per vivere e per "fare" educazione e cultura.
Aprofitto di questo spazio per chiedere un aiuto a tutti coloro che potessero fornirmi indicazioni sull'argomento.
Grazie,
Irene Pulga
uandi@libero.it