Il seminario organizzato il 20 giugno presso il Macro da Art’è ha concluso la prima, importante, fase del progetto europeo Didart, con la partecipazione dei partner e dei responsabili dei dipartimenti didattici di alcuni dei più importanti musei d’Europa.
Il progetto, nel corso di un solo anno è riuscito a consolidarsi: sia raggiungendo quasi tutti gli obiettivi prefissati che riuscendo a coinvolgere nuovi e importanti partner, ha annunciato la responsabile scientifica Cristina Francucci introducendo gli ospiti del seminario. Didart è –ha continuato la Francucci- un progetto sulla didattica dell’arte formato da una rete di partner internazionali che mira, alla realizzazione di una rete plurilinguistica e transnazionale sull’arte contemporanea e sulla didattica, dove possano incontrarsi e interagire tra loro, le esperienze più significative a livello europeo in questo ambito.
L’incontro risultava quindi un momento imprescindibile di analisi e verifica dei passi già fatti, quali l’apertura del Centro di Documentazione a Reggio Emilia e la nascita dell’omonimo sito Web, che raccoglie e diffonde tutte le attività legate al progetto Didart: reale punto di incontro e snodo di tutto il materiale, nonché spazio interattivo
La prima parte della giornata è stata dedicata alla presentazione del progetto, dei suoi partner e della loro specificità: Didart e i musei è stato presentato attraverso le parole e le esperienze del Louisiana Museum di Copenaghen, a Didart e il territorio: il Centro di Documentazione di Reggio Emilia ha dato voce Elisabetta Farioli, responsabile dei Civici Musei che ha giustificato la sede del Centro sottolineando l’importante tradizione–pedagogica educativa della sua città, infine Didart e la formazione ovvero due primi esempi di autovalutazione della fruibilità del progetto a cura rispettivamente di Carla Padrò e i suoi studenti della Facoltà di Belle Arti di Barcellona che hanno analizzato approfonditamente il sito Web e l’altra a cura di Silvia Spadoni e i suoi studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna che hanno condotto presso alcune scuole i due laboratori attivi sul sito Tratti e Ritratti e Storie ad Arte. Gli interventi si sono contraddistinti, per il comune entusiasmo e la decisa volontà di continuare a lavorare, sperimentare, progettare insieme metodi per sentire l’arte contemporanea sempre più vicina, ma allo stesso tempo hanno mostrato una significativa lucidità e autocritica sui punti forza ma anche quelli più deboli del progetto: dall’accessibilità e la grafica del sito Web, alla fruizione interattiva dei laboratori etc., dovuti in gran parte alla forte componente innovativa dellostesso.
La sessione di interventi del pomeriggio ha invece, visto susseguirsi le responsabili dei maggiori dipartimenti europei e futuri partner di Didart: da Djanet Taylor del Centro Pompidou che ha incentrato il suo intervento sul concetto di art is emotion, presentando le attività e i progetti da lei coordinati quali potenziali mezzi espressivi e comunicativi per gli utenti del museo, a Claudia Ehgartner della Kunsthalle di Vienna, che forte della recente sede si sta imponendo come modello museale di cura, attenzione e comunicazione nei confronti del pubblico dell’arte, per finire con il sorprendente intervento di Kaija Kaitavuoridel Kiasma Museum di Helsinki che ha stupito tutta la platea con la sua chiarezza di intenti, ricchezza di attività ed iniziative
Tra gli interventi delle sezioni didattiche italiane Maria Teresa Fiorillo ha ricostruito la sua ventennale attività presso il Mart, forte di una metodologia testata su migliaia di bambini e adulti e fondata sul piacere dell’arte ma mai disgiunto dallo studio e dall’apprendimento delle sue componenti visive.
La conclusione a Cristina Francucci e Silvia Spadoni, curatrici della GAM di Bologna e di Artèragazzi, che oltre ad aver presentato le attività del loro gruppo di lavoro hanno ringraziato sentitamente tutti i relatori per avere reso possibile la giornata con la ricchezza dei loro interventi, importanti stimoli a migliorarsi continuamente, a gurdarsi intorno, a proporre al pubblico che vuole avvicinarsi all’arte contemporanea e ai musei, strumenti ma soprattutto esperienze sempre più profonde, importanti, indimenticabili…
annalisa trasatti
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un'altra chicca che ci hanno regalato le curatrici della gam di bologna sono le immagini dei bambini che giocano al bacio della farfalla.
le ringraziamo per averci com-mosso