Il Dipartimento didattico del Mart di Trento e Rovereto per il terzo anno consecutivo ha avuto la grande opportunità di invitare
Flora Viale, artista italiana residente da molti anni a New York e storica protagonista della didattica dell’arte. La sua grande esperienza è stata messa a disposizione degli insegnanti e degli operatori del settore attraverso due workshop intitolati
Creazioni naturali e
Improvvisazione sul tema.
Quest’ultimo nasce in relazione alla mostra in corso al Mart di Rovereto,
Il Secolo del Jazz, e permette d’indagare questo filone artistico dal punto di vista didattico, avvalendosi delle innumerevoli suggestioni che le opere, i filmati e le fotografie in mostra suggeriscono. Partendo dalla scelta di alcune parole chiave, Flora Viale crea diverse esperienze laboratoriali unite dall’ascolto della musica, grande protagonista di ogni intervento creativo.
Lavorare sull’improvvisazione è la prima cosa da fare per entrare in contatto con il vero spirito del jazz. Per questo Flora Viale invita a liberare la mente da ogni pensiero per lasciar entrare i suoni e tradurli in gesti istintivi, che possono dar vita a linee dritte e spezzate, sinuose o morbide, o a tanti puntini, macchie e a tutto quello che nasce dalle emozioni.
Anche la scelta dei colori è fondamentale per tradurre i toni della musica in disegno: non devono mai essere troppi e devono ricorrere, scomparendo in certi punti per poi riemergere in altri, andando a coprire intere zone in modo compatto o creando leggere sfumature. I
l risultato è uno spartito musicale che può essere veramente suonato, improvvisando, da un musicista.
Il secondo leitmotiv scelto da Flora Viale è quello della grafica. Visionando poster, partiture, inserti pubblicitari, brochure e programmi di concerti ampiamente presenti in mostra s’individuano elementi ricorrenti, che invitano alla creazione di scritte, insegne tridimensionali e copertine di cd assolutamente originali.
In quanti modi si può scrivere la parola “jazz”? Come possono essere le lettere e come possono “stare in piedi” usando un solo foglio di carta bianca? Quali sono gli elementi principali da inserire in una copertina? Attraverso il collage e la sapiente guida di Viale, tutto è possibile per creare una sequenza di piccoli capolavori grafici.
Flora Viale indaga anche la “forza gestuale” e il “movimento” dei protagonisti del jazz. I musicisti possono essere fatti di fil di ferro e ballare il tip tap con scarpette di legno, mentre i ballerini possono essere creati ritagliando silhouette nere da incollare su un unico grande foglio bianco per creare una danza, o appese a un filo che, mosso, le fa ballare al ritmi di musica.
Per entrare veramente nello spirito del jazz bisogna imparare a collaborare, a lavorare in gruppo e ad accettare gli interventi degli altri, perché solo dall’armonia di più suoni, di più persone può nascere questo genere. Flora Viale invita quindi i partecipanti a creare un’unica opera su un foglio steso a terra, attraverso stoffe, ritagli, fogli colorati e interventi pittorici, per realizzare un collage che unisce tutti gli elementi che compongono il jazz: Africa e America, bianchi e neri, gli anni ‘20 e il dopoguerra, le danze sfrenate e gli abiti colorati, dadaismo e astrattismo.
Grazie a Flora Viale, i partecipanti al corso avranno spunti a sufficienza per indagare con i loro studenti le innumerevoli sfaccettature del jazz attraverso l’arte contemporanea e non solo. Non resta che aspettare il prossimo anno, sperando che Flora Viale torni al Mart.
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I workshop di cui si parla nell'articolo sono organizzati dall’Area formazione e consulenza del Mart, coordinata da Denise Bernabè, e non dalla sezione adulti del Mart, coordinata da Annalisa Casagranda.
Ci scusiamo con le interessate.