Mi sembra importante sottolineare che, questa volta, il progetto educativo ha coinvolto anche quello architettonico e artistico del Palazzo. Qual è il progetto alle spalle e quali artisti sono stati chiamati a intervenire?
I nuovi spazi, progettati con gli architetti Daniele Durante_studiobv36 e Adele Savino, con la grafica dello Studio Mussetti Rocchi Pavese, sono caratterizzati da una estrema flessibilità d’uso e divengono luoghi di ricerca e produzione di saperi. La qualità dello spazio, prezioso elemento della pratica educativa, è alla base della nostra metodologia, poiché introduce il giovane pubblico all’incontro con l’opera d’arte. Grazie alla collaborazione con gli artisti, chiamati a realizzare progetti destinati al pubblico più giovane, bambini e adulti hanno la possibilità di vivere un’esperienza esclusiva e conoscere da vicino l’arte e i suoi protagonisti. All’Atelier si accede attraversando un tunnel di luce che ospita Pénétrer l’invisible, installazione permanente dell’artista francese Nathalie Junod Ponsard. L’opera, come un varco cromatico, accompagna anche metaforicamente l’ingresso dei visitatori nel Cubo. Una scatola magica, una sala nella sala, un luogo dalla grande versatilità per molteplici usi: installazioni, mostre e incontri con gli artisti.
Quali sono gli eventi in corso, scelti per la riapertura?
Le attività sono iniziate con un ciclo di eventi al Laboratorio d’arte ancora in corso, con incontri, conferenze e laboratori, manifesto della nostra attività per i diversi pubblici. Due le mostre: Omaggio a Mark Rothko di Nathalie Junod Ponsard, nel Cubo dell’Atelier, e Dedicato a Munari. 1,2,3… Komagata di Katsumi Komagata, nel Forum. L’artista francese realizza un’installazione luminosa che dialoga con le grandi mostre del Palazzo delle Esposizioni, in cui lo spettatore sperimenta la sensazione di essere all’interno di un’opera di Rothko, avvolto dal colore, senza alcun riferimento esterno. L’artista giapponese, erede del pensiero pedagogico di Munari, creatore di libri concepiti come oggetti d’arte, espone per la prima volta in Italia. Il 24 novembre lo Scaffale propone il primo incontro del corso di formazione Lo Scaffale. Dalla creazione al libro d’arte, con me e Silvana Sola. Nutrito il menù del corso, con incontri con editori, curatori e artisti. Dalla creazione al libro d’arte, intorno al tema del colore e la luce, tema centrale della nostra seconda offerta formativa dedicata a Mark Rothko, con incontri e lezioni con specialisti, letture delle opere e laboratori per adulti, siano essi studenti, studiosi, giovani artisti o appassionati d’arte. Ancora nuove proposte di attività per adulti, per esempio Spot!, lettura di un’opera in mostra all’ora dell’aperitivo.
C’è la volontà di aprirsi anche a ulteriori pubblici, dai più piccoli agli operatori del settore?
Certo, l’arte è per tutti! E questa riapertura del Palazzo delle Esposizioni è per noi un bel modo di festeggiare i 60 anni della Carta dei Diritti dell’Uomo, che già nel ‘47 dichiarava che l’arte è e dev’essere per tutti. Anche per i piccolissimi, per i quali lo Scaffale propone incontri e laboratori su e con i libri di Munari e Komagata. Ancora una novità, il sabato e la domenica, presso lo Scaffale, attività guidate a ciclo continuo e senza prenotazione per adulti e bambini. In programma attività mirate a pubblici diversi: anziani e studenti universitari, che intendiamo coinvolgere anche nella gestione delle attività.
Il Dipartimento educativo sempre più come Agenzia Educativa a tutto tondo e particolarmente elastica, in grado di fornire molteplici servizi e accogliere sempre più pubblici. A quando una reale integrazione con il mondo della formazione universitaria e della ricerca?
Crediamo che l’interazione scuola-museo possa arricchire in modo reciproco il patrimonio educativo e culturale e collaboriamo con il mondo della formazione universitaria e della ricerca. Con università italiane e straniere, per il corso Educare all’arte, formiamo non solo i nostri operatori ma anche le insegnanti delle scuole dell’infanzia di Roma; mentre nell’ambito del progetto europeo Didart condividiamo con università e musei europei le esperienze e la riflessione sul profilo professionale e formativo dell’operatore museale ed educativo. Sono attive inoltre collaborazioni, per gli stage di formazione, per la realizzazione e gestione di progetti specifici, e in via di attivazione grazie allo Scaffale sono in programma nuove collaborazioni per il supporto alla ricerca. Lo Scaffale cura anche pubblicazioni rivolte a operatori del settore e una collana di libri dedicata ai ragazzi. Di prossima uscita I sensi dell’arte. La vista, l’udito, l’olfatto, il gusto e il tatto incontrano le opere d’arte.
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a cura di annalisa trasatti
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